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Visualizzazione dei post da maggio, 2010

Centro Polifunzionale - la lettera dei comitati e delle associazioni

Questa lettera nasce originariamente da una riflessione sul centro polifunzionale, nata anche con il contributo dato da un articolo apparso su questo blog. La lettera è partita su Facebook, su iniziativa del forum Stefano Gioia ed è già stata sottoscritta da parecchi cittadini e associazioni. Di seguito il testo della lettera e le istruzioni per inviarla. Indio NO ALL'ENNESIMA CATTEDRALE NEL DESERTO: 56 POLIFUZIONALI POSSONO BASTARE   copiate il testo sottostante, incollatelo sulla vostra mail e speditelo al seguente indirizzo: ente@parcopollino.it NO AL POLIFUNZIONALE DI CAMPOTENESE Al Presidente dell’Ente Parco Domenico Pappaterra Al Direttore dell’Ente Parco Annibale Formica Al rappresentante della Legambiente Marco De Biase Al rappresentante del WWF Gianni De Marco A tutti i Sindaci dei Comuni del Parco Nazionale del Pollino Ai tecnici, ai rappresentanti delle Università nel consiglio del Parco Nel Parco Nazionale del Pollino ci sono 56 Centri Polifunzionali, ch

Italia Nostra a congresso. la Relazione sul Pollino

 La relazione tenuta da Teresa Liguori all’Assemblea Nazionale di Italia Nostra, tenutasi di recente ad Ascoli Piceno che affronta problematiche connessa allo sfruttamento dei parchi ai fini economici, con particolare riferimento al Pollino ed alla Sila, interessate dallo sfruttamento del legname per le centrali a biomassa. ( di Teresa Liguori - Consigliere Nazionale di Italia Nostra ) La legge quadro 394 / 91, istitutiva dei Parchi nazionali,  tra le migliori in Europa in materia di conservazione e tutela della Biodiversità, non intende ingessare l’economia ma al contrario favorirla attraverso la tutela e la conservazione dei beni culturali ed ambientali e del Paesaggio montano. Grazie alla legge, i Parchi nazionali dovrebbero essere in grado di tutelare gli ecosistemi compresi nei propri confini producendo anche benefici per il territorio. Succede che, se le leggi di tutela non vengono adeguatamente rispettate nella prassi quotidiana, anche gli obiettivi di sviluppo eco

Arte ed ecologia... articolo su Mario Cucinella.

Anche da questo articolo pubblicato sul Corriere della Sera possiamo ricavare nuove prove che avvalorano le tesi esposte in questo blog: il centro polifunzionale nasce da una visione distorta dell'ecologia; il centro polifunzionale non serve praticamente a nulla, ma è solo un fatto di immagine, che si ricollega alla Land Art e ad Arte Pollino, ed alla visione dei parchi come spazi di sperimentazione dell'industria rinnovabile. Come potete notare nell'articolo, Cucinella parla molto di ecologia, autonomia energetica e sostenibilità nell'architettura contemporanea. Tutte cose buone e giuste, ma che dovrebbero essere utilizzate per gli edifici e i palazzi delle metropoli, o per gli stabilimenti delle aree industriali. Che senso ha creare dal nulla un edificio come il Centro polifunzionale a Campo Tenese sprecando soldi e tecnologia d'avanguardia per un qualcosa che praticamente resterà sempre chiuso? Ma la colpa non è tanto di Cucinella, perchè lui si limita a fare il

Cosa è, e cosa non è la wilderness...

Eagle Cap Wilderness Area Hiking, Hidden Lake (fonte internet) Il termine wilderness può prestarsi a notevoli confusioni. Wilderness non è semplicemente natura, non è solo biodiversità: soprattutto non è natura addomesticata e antropizzata, piegata alle necessità ed alle esigenze della civiltà moderna. In questo articolo Franco Zunino chiarisce le idee sul concetto di wilderness, richiamandosi alla filosofia wilderness americana nata con Thoreau, Muir e Leopold, e sottolineando il contrasto con la visione tutta europea (in particolar modo soffermandosi con la cultura tedesca della "coltivazione") della natura selvaggia. Indio fonte: www.wilderness.it Wilderness non è "Natura" Nel 2003, sull’International Journal of Wilderness, apparve un articolo di autori tedeschi che esponevano una loro visione sulla wilderness e la sua applicazione e diffusione in Europa centrale. Franco Zunino, non condividendo molte delle tesi da essi

Edward Abbey e il significato profondo della Wilderness

fonte http://www.wilderness.it/ Saggio tratto da libro Desert Solitarie (DESERTO SOLITARIO, Franco Muzzio Editore - Padova 1993). Libro che in America è ritenuto un classico dell’ambientalismo impegnato. Una delle principali opere sulla Wilderness e sull’importanza della sua conservazione, scritta dal fondatore della più intransigente associazione che la difende: Earth First!  Terre selvagge. La stessa espressione è musica. Terre selvagge, terre selvagge... A mala pena capiamo il significato di queste due parole, ma il loro suono attira tutti coloro i cui nervi e le cui emozioni non sono state ancora irreparabilmente intronate, tramortite, intontite dalle lagne del mondo commerciale, dalla faticosa lotta per il profitto ed il dominio. Perché tanta seduzione nelle sole parole? Cosa significano veramente? Possono le terre selvagge essere definite, usando la terminologia adottata dalle autorità competenti, semplicemente come “Un’area di almeno duemila ettari contigui non attraver

Come apparirà il centro polifunzionale di Campo Tenese...

 Ecco come dovrebbe apparire il centro polifunzionale. Come si vede l'opera si rifà allo spirito di Arte Pollino, essendo un'opera faraonica, costosa e in linea con le nuove tendenze dellArt in Nature. L'edificio sarà autonomo energeticamente, sfruttando fonti rinnovabili:  questa caratteristica richiama invece la vulgata attuale dei Parchi come aree di sperimentazione delle energie rinnovabili, con cui ci siamo confrontati a proposito delle vicende sulla Centrale Enel a biomasse nella Valle del Mercure. L'opera si ispira alle cataste di legna dei contadini ed utilizzerà a quanto pare legna "vera" (dove li prenderemo tronchi così lunghi?). La trovata più geniale è la possibilità di salire sul tetto dell'edificio per... osservare le montagne!

Sui sentieri del Pollino- la sentieristica come patrimonio culturale da tutelare e via d'accesso alla conoscenza interiore della montagna

 sul sentiero della Gola di Barile, alle porte di uno scenario grandioso - foto Vincenzo A . I sentieri del Pollino si configurano come un'immensa rete che percorre valli, fianchi e creste montane... che attraversa pascoli e immense foreste. I sentieri del Pollino in passato erano usati da pastori, mulattieri e cacciatori: ad essi dobbiamo l'ideazone di questi percorsi che se in passato erano utilizzati per esigenze pratiche, oggi rappresentano le vie d'accesso alle grandi bellezze naturali del Pollino. I sentieri mi hanno permesso di attraversare gli angoli più suggestivi del massiccio... e la memoria, quando sto in cammino, va proprio a quella gente e alla dura esistenza che conduceva sulle montagne. Mi ha fatto sempre rabbia vedere un sentiero in cattivo stato o coperto dalla vegetazione. Basterebbe una periodica manutenzione per evitare che i sentieri scompaiano. I sentieri permettono di non perdersi, di non farsi male e svolgono anche una grande funzione ecologica pe

Una proposta indecente - Una funivia... sulle gole del Raganello

Ecco le proposte che si vociferano per lo "sviluppo" del Parco del Pollino. La bella trovata è stata avanzata su un numero della rivista italo albanese "Paese Nostro- Civita Albanese" e riguarda il ripristino di una funivia a scopi turistici, che banalizzerebbe e deturperebbe uno dei posti più belli e selvaggi del Pollino. E' stato fatto tanto per tutelare il Pollino, e adesso si vorrebbe ripristinare, creandola ex novo , una funivia costruita per tutt'altri fini nel lontano passato? Che facciamo, ripristiniamo pure tutte le teleferiche usate in passato per lo sfruttamento forestale? Molta gente non ha capito che promuovere il Pollino significa conservarne gli spazi incontaminati, non inventarsi queste trovate balzane. Ognuno ha il diritto di fare le proposte che crede, ma noi abbiamo il dovere sacrosanto di contestarle!