Passa ai contenuti principali

La Gioconda: il Pollino ai tempi della speculazione edilizia - di Domenico Cerchiara


ruspa al lavoro nei pressi della Fagosa - foto di D. Cerchiara


Sono lieto di proporre all’attenzione dei lettori una testimonianza dell’amico Domenico Cerchiara  ex sindaco di San Lorenzo Bellizzi e uno dei primi promotori della protezione ambientale nel Pollino. Negli anni Settanta Domenico si oppose ai tentativi di speculazione edilizia della “Gioconda”, una società immobiliare che avrebbe voluto riempire il Pollino di strade asfaltate, villette e ristoranti in luoghi ricadenti in quelle che diventeranno le aree naturali più importanti del Parco Nazionale. Abbiamo chiesto a Domenico di illuminarci su queste vicende, dopo un’escursione da Fagosa a Casino Toscano, durante la quale chi scrive aveva incontrato vari fabbricati e baracche di cui si ignorava l’origine. Dobbiamo essere tutti grati a persone come Domenico Cerchiara e ad altri, che in quel periodo si opposero a questi avvoltoi (con rispetto per gli avvoltoi veri) senza scrupoli. E immagino che all'epoca, viste le promesse e le illusioni dello Sviluppo, non fosse nemmeno facile opporsi a quegli scempi. Un merito delle avanguardie coscienti della comunità del Pollino di allora. Spetta ai giovani raccogliere l’eredità di queste lotte, per evitare che in futuro le minacce speculative tornino ad affacciarsi sul nostro amato territorio…


Saverio De Marco (Vicepresidente AIW e Guida Ambientale Escursionistica)

Ndr: Le immagini in bianco e nero e altri documenti che proponiamo provengono dall'archivio personale di Domenico Cerchiara



Negli anni 1973/74 la società immobiliare napoletana “La Gioconda” comprò 275 ettari di terreno a cavallo del confine Calabria/Lucania e ricadenti nei Comuni di San Lorenzo Bellizzi e Terranova del Pollino. Una massiccia campagna pubblicitaria(vedi depliant) magnificò la zona come l'Eden (compreso uno stand alla Fiera del Levante di Bari ) e attirò numerosi compratori (baroni universitari e primari, per la maggior parte).I terreni furono lottizzati alla chetichella ed il comune di Terranova si adoperò anche per elevare l'indice di edificabilità. 
Il Comune di San Lorenzo concesse un generico ''Nulla Osta'' per 180 bungalow. I Comuni di Civita, Frascineto, Castrovillari ed il Corpo Forestale dello Stato diedero il permesso per la costruzione della strada Fontana del Principe - Fagosa – Falconara, che fece strage di faggi e arricchì legnaie e i giardini napoletani. Masseria Rovitti è al confine di Calabria e Basilicata e le baracche in legno cadono nel territorio del comune di San Lorenzo Bellizzi. Ne ordinai la demolizione nel 1982 ma il TAR non le considerò ''costruzioni'' e così si salvarono, anche perchè considerate ''ricovero attrezzi'' e rifugio di emergenza. Sono rimaste abbandonate... alla mercé di tutti. Inoltre, ancora oggi è possibile vedere un fabbricato, lungo la stradina che porta a Casino Toscano, alle pendici di Serra delle Ciavole costruito dalla società “La Gioconda” e poi semi-demolito d'ufficio dal sindaco di Terranova del Pollino (il carissimo Peppino Carbone), nel 1982(?). 
Dopo qualche mese dalla mia elezione a Sindaco diffidai '' La Gioconda'' e revocai i precedenti “Nulla Osta”' fasulli, concessi dal mio predecessore. Il WWF, che aveva presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Castrovillari contro la lottizzazione abusiva, ebbe un riferimento in San Lorenzo Bellizzi, che richiamò l'attenzione della stampa nazionale. 
Nasce intanto a San Lorenzo Bellizzi il circolo culturale “Cesare Pavese” e l'associazione “Amici e Promotori del Pollino”; anche la Regione Calabria, assente ed indifferente, si muove per merito di alcuni consiglieri regionali amici e vara una “Legge di Salvaguardia” valida sei mesi (agosto '77) e che non verrà più rinnovata. Ma è già tanto, perché ci fa respirare e guadagnare tempo… Intanto continua la battaglia tra TAR, Preture e Tribunali. 
Certo, è stato molto difficile operare e resistere a lusinghe, miraggi di sviluppo ed occupazione e ... caramelle! Le forze politiche della mia Giunta e del Consiglio comunale non erano convinte: non mi hanno sostenuto… ma non mi hanno nemmeno ostacolato. Hanno lasciato che me la sbrogliassi da solo, approvando tutti gli atti formali; ma s’è reso pure necessario qualche “cordone sanitario” contro le contaminazioni amiche esterne. 
Fallito il progetto della lottizzazione, la Gioconda tornò alla carica con un progetto di “campeggio”, che era in sostanza la riproposizione del vecchio sotto altra forma. E qui – udite udite! - non era richiesto alcun parere comunale. Anche questo progetto non andò in porto (ma qui non posso raccontare come fallì!). Non potevo fare la sentinella-sindaco a vita e così, nel 1987, proponemmo e riuscimmo a far istituire la Riserva Naturale del Raganello , che pose fine al discorso Gioconda. Pagammo questa scelta elettoralmente l'anno successivo: San Lorenzo era la cittadella da espugnare per amici e nemici; però dopo di noi nessuno poté riaprire il discorso Gioconda! E poi venne il... PARCO, ma questa è un’altra storia.



Domenico Cerchiara








 
la strada della Fagosa, come appare oggi

baracche di legno nel comune di San Lorenzo

una delle baracche crollata
il fabbricato costruito dalla "Gioconda”, lungo la stradina che porta a Casino Toscano, alle pendici di Serra delle Ciavole 




 
l'istituzione della Riserva Naturale Gole del Raganello


cartolina di promozione del Parco



Commenti

Post popolari in questo blog

Le variazioni casuali in Darwin

Le variazioni casuali Le implicazioni metodologiche e filosofiche di un concetto centrale della teoria darwiniana* Saverio De Marco Introduzione Il concetto della variazione casuale è alla base dell’impianto teorico darwiniano sulla selezione naturale. In questa tesi vorrei descriverne la sua genesi e le sue implicazioni, avendo come riferimento l’opera più importante di Darwin, L’origine delle specie , rilevarne le critiche a cui fu sottoposta e mettendo in risalto il carattere di innovazione metodologica profonda. Consapevole di addentrarmi in un campo vasto e complesso, una parte di questo lavoro tenterà una breve rievocazione degli studi sulla genetica successivi a Darwin, che consentirono di scoprire le cause della variazione, problema che Darwin aveva lasciato insoluto. Fu però proprio l’ammissione dell’inconoscibilità delle cause che consentì a Darwin di superare gli ostacoli che si frapponevano alla sua teoria e che ne determinò il suo carattere “aperto” all

FRANCO ZUNINO: IL JOHN MUIR ITALIANO!

FRANCO ZUNINO: IL JOHN MUIR ITALIANO! (Il più controverso ambientalista italiano) Tessera n. 276 del WWF Italia (rinnovata ogni anno dalla fondazione, forse, con Pratesi, il Socio più anziano!), il primo ad aver effettuato ricerche scientifiche sull’Orso Marsicano. Nei primi anni ’80 diffonde in Italia il wilderness concept e le sue implicazioni filosofiche e conservazionistiche, fondando nel 1985 l’Associazione italiana per la wilderness (AIW) di cui è tuttora Segretario Generale. Le sue posizioni su problematiche spinose, come la conservazione degli ultimi spazi naturali, il turismo nei parchi, le strategie di conservazione di specie vulnerabili, caccia, nucleare, hanno diviso e fatto discutere il mondo ambientalista e l’opinione pubblica. Una delle ultime esternazioni ha riguardato la sua posizione favorevole al contenimento anche “cruento” della crescita demografica del lupo, con l’apertura agli abbattimenti ragionati di esemplari problematici, come già realizzato in altri Paesi