Cade quest’anno il 25° anniversario della fondazione dell’AIW
Benché il movimento italiano per la Wilderness debba farsi risalire al 25 febbraio 1981, quando Franco Zunino diede inizio alla serie dei “Documenti Wilderness”, (iniziativa tra l’epistolare e l’editoriale, poi supportata da un “Comitato sostenitore dei Documenti Wilderness”) conclusasi col numero 54 del 15 maggio 1985, la vera fondazione dell’Associazione avvenne solo il 30 aprile 1985, quando 35 persone si riunirono ad Alberese, nel Parco Naturale della Maremma, dove sottoscrissero un atto di fondazione; documento poi legalizzato il 26 giugno con un rogito dell’allora Notaio Giovanni D’Antuono di Roccaraso (L’Aquila), sottoscritto da Giovanni Potena, Franco Zunino e Bruno La Pietra: attualmente, il primo Dirigente dell’Ufficio per la Biodiversità del CFS di Castel di Sangro (L’Aquila); il secondo Segretario Generale dell’AIW; ed il terzo, Assessore alla Cultura del Comune di Sora (Frosinone).
Se merito della Wilderness Society americana è stata la legge che ha sottoposto a imperitura tutela le Aree Wilderness che già esistevano in quel paese e tutte quelle che poi sono seguite, merito dell’Associazione italiana è stato quello di aver importato in Italia quel concetto di conservazione, dandovi concretezza con la designazione delle prime Aree Wilderness europee mediante lo stesso criterio con cui nel 1924 vide luce la prima di esse negli Stati Uniti d’America. La prima italiana è stata l’Area Wilderness Fosso del Capanno (Romagna), il cui primo nucleo fu formalizzato nel 1988.
Secondo Aldo Leopold – cacciatore/forestale/conservazionista/biologo – ideatore ed artefici della prima di esse, le Aree Wilderness sono: ” Una distesa ininterrotta di ambiente preservato nel suo stato naturale, aperta ad una caccia e ad una pesca legittime e lasciata priva di strade, sentieri modernizzati, strutture turistiche ed altre opere dell’uomo. ”
Oggi le Aree Wilderness designate in Italia da vari organismi e privati per una assoluta tutela territoriale-urbanistica sotto l’egida dell’AIW ed inserite nel “Sistema delle Aree Wilderness Italiane” istituito dal suo Consiglio Direttivo sono giunte al numero di 58 per un totale di 36.193 ettari. Al loro interno sono state designate 151 Zone di Tutela Ambientale dove l’ambiente è assolutamente protetto (la loro estensione complessiva è di 19.394,4 ettari, pari al 53,9 %). Di esse, il 45,3 % è anche totalmente chiuso alla caccia (16.381,5 ettari) ma per vincoli preesistenti (delle quali 15, pari al 24,8 %, incluse totalmente o parzialmente in Parchi e Riserve Naturali: 8.989,1 ettari).
Le 58 Aree Wilderness italiane sono distribuite in 9 Regioni e 19 Province: Piemonte (Alessandria, Cuneo, Asti); Liguria (Savona); Lombardia (Brescia); Veneto (Belluno, Rovigo); Friuli Venezia Giulia (Pordenone, Udine); Emilia Romagna (Forlì); Lazio (Frosinone, Latina, Rieti, Roma); Abruzzo (L’Aquila); Campania (Caserta, Napoli, Salerno, Avellino).
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to Franco Zunino
Murialdo, 19 Luglio 2010
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