ORSI MARSICANI NEL LAZIO
Eccolo il primo segnale primaverile: di disastro imminente!
Nei giorni scorsi le autorità del ParcoNazionale d'Abruzzo si sono dati da fare per investigare su tre orsi segnalati in Comune di Acquafondata (Lazio), dieci chilometri a sud del Parco. Per cercarli sarebbe stato utilizzato anche un elicottero (e poi dicono che non vi sono soldi per favorire l'agricoltura ed indennizzare i pastori!).
Tre orsi che appena usciti dal periodo di svernamento già si trovano a pochi chilometri dal confine settentrionale della Campania; e due sono femmine, probabilmente senza cuccioli visto che hanno già lasciato la tana. Un terzo è un maschio, e di questi si teme anche la morte, avendo, i ricercatori, ritrovato il collare di cui era stato munito: questo dopo che qualche anno fa il Presidente uscente del Parco aveva dichiarato all'opinione pubblica che le ricerche con i collari erano terminate!
Questi tre orsi sono ancora una volta la prova che quei pochi animali rimasti della sempre più esigua popolazione vivono più all'esterno dell'area protetta che non al suo interno, perché se è vero che potrebbero essersi spostati in Comune di Acquafondata, quasi ai confini con la Campania, dopo aver lasciato le tane d'inverno, è anche più vero che probabilmente proprio da quelle parti potrebbero avere svernato; luoghi dove non solo il turismo non fa sentire i suoi effetti negativi, ma dove anche l'agricoltura pur non essendo fiorente, quanto meno vi è ancora praticata, e così la pastorizia con pecore e capre.
Intanto i ricercatori continuano a spendere i soldi dell'Unione Europea, che anziché essere utilizzati per favorire agricoltura e pastorizia, vanno agli studiosi che li utilizzano per aumentare e migliorare i loro appunti, certamente utili alla pubblicazione a cui stanno lavorando (sicuramente monumentale!) e che dalla ricerca scaturirà come unico risultato concreto (per loro!): col rischio che quando questa vedrà luce, di orsi marsicani non ne sarà rimasto nessuno!
Ora si sta dando la caccia ad un ipotetico bracconiere che potrebbe aver ucciso il maschio (cosa inverosimile, visto che l'ipotetico bracconiere sarebbe così fesso da aver fatto ritrovare il collare, ma che farebbe molto piacere ai ricercatori!), che ovviamente all'opinione pubblica sarà poi dato in pasto come cacciatore (di questi tempi sui media l'animalismo va per la maggiore!).
Ci aspettavamo i primi segnali di femmine con cuccioli: ecco che è arrivato invece il primo segnale che conferma l'ormai antico disgregamento della popolazione. Di questo passo il Parco finirà per restare una riserva per turisti, e dell'orso marsicano resteranno solo i nomi di bar e ristoranti, e gli slogan di cooperative ed iniziative varie che sull'orso campano, a suo danno.
Franco Zunino
Segretario Generale dell'AIW
(già studioso dell'orso marsicano)
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