Come al solito, in prossimità delle scadenze giudiziarie, l’Enel
torna a farsi sentire per interposta persona, cercando di esercitare
indebite pressioni che, però, finora le hanno riservato solo cocenti
delusioni. E a cercare il consueto, occasionale, protagonismo mediatico,
sono i soliti noti, esterni e estranei all’area del Mercure, che sul
trasporto delle biomasse sperano di lucrare, contribuendo, assieme
all’azienda elettrica, al saccheggio dell’ambiente e dell’economia della
Valle. Così, mentre le popolazioni continuano ed essere indifferenti ai
richiami dell’Enel, mentre accorrono a migliaia alle manifestazioni
contro la centrale del Mercure, un manipolo di “padroncini, cercano la
ribalta televisiva con iniziative provocatorie e pericolose per gli
automobilisti in transito sull’autostrada, perfettamente in linea, per
altro, con il cinismo e l’arroganza del loro padrone.Nessuno si illuda,
il territorio è di chi lo vive e di chi ci lavora: il Parco del Pollino e
terra di turismo, di agro-alimentare di qualità, di sviluppo
eco-compatibile, non certo degradata periferia industriale disposta ad
accogliere uno degli inceneritori più grandi d’Europa.
Intanto, Enel dia risposte sulla ancora irrisolta e misteriosa questione amianto, sulle deforestazioni, sui rischi di desertificazione, sui dissesti idrogeologici- con relative vittime e danni- che incombono sulle due regioni a causa anche della dissennata distruzione dei boschi ad uso incenerimento. Mentre sempre più inquietante si agita, sullo sfondo, l’ombra sinistra delle infiltrazioni criminali (la tristemente famosa e famigerata “mafia dei boschi”).
In ogni caso, chi vive nella Valle non si stancherà MAI di difendere diritti e democrazia, sviluppo e legalità. Chi volesse continuare ad aggredire il territorio e magari “aprire” a interessi malavitosi la Valle del Mercure, troverà inesorabilmente la strada sbarrata dalla gente del posto e dai suoi legittimi rappresentanti. E noi al loro fianco.
10 febbraio 2014
FORUM “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani
per la tutela della Legalità e del trerritorio
Intanto, Enel dia risposte sulla ancora irrisolta e misteriosa questione amianto, sulle deforestazioni, sui rischi di desertificazione, sui dissesti idrogeologici- con relative vittime e danni- che incombono sulle due regioni a causa anche della dissennata distruzione dei boschi ad uso incenerimento. Mentre sempre più inquietante si agita, sullo sfondo, l’ombra sinistra delle infiltrazioni criminali (la tristemente famosa e famigerata “mafia dei boschi”).
In ogni caso, chi vive nella Valle non si stancherà MAI di difendere diritti e democrazia, sviluppo e legalità. Chi volesse continuare ad aggredire il territorio e magari “aprire” a interessi malavitosi la Valle del Mercure, troverà inesorabilmente la strada sbarrata dalla gente del posto e dai suoi legittimi rappresentanti. E noi al loro fianco.
10 febbraio 2014
FORUM “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani
per la tutela della Legalità e del trerritorio
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