(PEC inviata al Comune di Civita e al Parco del Pollino)
La scrivente Associazione ha appreso della recente emanazione del Regolamento di Fruizione delle Gole del Raganello "Gole Sicure", nonché di alcune critiche allo stesso avanzate da associazioni di categoria e/o fruitori [http://paroladiacalandros.blogspot.it/2018/03/a-proposito-del-regolamento-gole-del.html]
Appreso che trattasi di un Regolamento "in fase sperimentale", in quanto interessati alla difesa, gestione e fruizioni di aree selvagge, ci permettiamo di avanzare alcune critiche che riteniamo migliorative ed anche rispettose di esigenze particolari per alcuni visitatori.
Innanzi tutto si loda l'iniziativa che mira chiaramente ad un miglioramento della fruizione sotto ogni punto di vista, naturalistico, etico e anche a ridurre i rischi di conflittualità ed il verificarsi di situazioni pericolose per i visitatori.
Nonostante questo si ritiene che un pur minimo "libero movimento" dovrebbe consentirsi, se non altro per rispetto al senso di avventura che alcuni visitatori più esigenti possono desiderare.
Date le dimensioni della gola, si ritiene che il numero di 20 persone contemporaneamente sia decisamente eccessivo ed anche difficilmente gestibile dagli accompagnatori, per cui se ne consiglia la riduazione della metà.
Tuttalpiù, limiti più elevati con obbligo di accompagnamento si potrebbero mettere per un breve tratto iniziale per soddisfare quei visitatori meno esigenti e solo attratti dalla curiosità della gola, che può benissimo soddisfarsi dalla sua visione iniziale senza impattare su tutta la sua lunghezza. In tal caso anche un pagamento di un ticket di accesso può avere un senso, visto l'obbligo della guida.
Non è inoltre stabilito quanti di questi gruppi possono essere consentiti; logica farebbe pensare ad 1 (uno) al giorno, ma temiamo che la richiesta turistica, essendo legata anche ad un aspetto economico (pagamento di un biglietto di ingresso) miri a più gruppi!
Riteniamo inoltre che si possa e debba consentire l'accesso libero e per tutto l'anno anche a singoli o a piccoli gruppi (esempio: non più di 5 persone); in tali casi dopo previa comunicazione di accesso, ed anche in tali casi a non più di due o massimo tre al giorno, a condizioni che siano distanziati di almeno alcune ore da uno all'altro; ciò per assicurare loro una sensazione di libertà e di solitudine. In tali casi anche con la possibilità di un libero pernottamento di fortuna.
Se le Gole subiscono troppe regole, controlli, tabellazioni, segnaletiche, se ne elimina il fascino della loro selvaggia ed aspra situazione; una forma di addomesticamento che non potrà che svilerle e svilire l'esperienza di chi le vuole visitare per goderne in solitudine e senso di avventura.
Alla base di tutto, comunque, dovrebbe valere il fatto che le problematiche che si possono verificare in situazioni come questa (visita ad aree selvagge) sono sempre legate al numero dei fruitori; ragion per cui le si risolvono quasi tutte con la semplice soluzione di stabilire un numero chiuso e che sia molto "chiuso" (nel senso di limitato), anziché puntare su troppi divieti e regolamentazioni. In fondo, in tutto il mondo è con questo metodo che si controllano gli eccessi ed i problemi causati da un eccesso di turismo in aree pericolose o ambientalmente delicate (esempio: anche le salite al noto Mount Denali - ex Mc Kinley - dell'Alaska sono state assogettate a forti limitazioni di numero, piuttosto che a divieti vari - sebbene alcuni siano comunque indispesabili -, per contenere i danni del turismo e assicurare ai visitatori una salita di qualità).
Con distinti saluti.
Franco Zunino
Segretario Generale AIW
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