Nei giorni scorsi la guida del Parco Giuseppe Cosenza aveva segnalato il ritrovamento di incisioni sulla corteccia nei faggi di Cozzo Ferriero, faggeta dichiarata patrimonio Unesco. Fin da subito gli escursionisti e naturalisti che amano il Parco, commentando le foto su Facebook hanno notato che quelle incisioni non potevano essere l'opera di un pazzo, perchè erano state fatte con sistematicità. L'ipotesi era quindi che fossero state fatte da alcuni ricercatori. Si apprende da "La Siritide" ( http://www.lasiritide.it/art.php?articolo=14339 ) tramite il funzionario dott. Schettino, che tali incisioni che hanno sfregiato quei bellissimi faggi secolari sono effettivamente il risultato di studi scientifici. Appreso questo ci dovremo tranquillizzare? Altrochè, tutt'altro. Anzi, corre l'obbligo di aprire una riflessione su questa vicenda e più in generale sul rapporto tra scienza e tutela della natura. Se uno sfregio sull'albero col coltello lo fa un turist...
Blog sulle problematiche di conservazione della natura nel Parco del Pollino e nelle aree protette. Ispirato al Concetto preservazionista di "Wilderness", è concepito come spazio di confronto e dibattito, aperto a contributi di associazioni, comitati e personalità del mondo ambientalista.