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Visualizzazione dei post da 2017

POLLINO: UNA STRADA NEL PARCO! Della serie: i Parchi in mano alla politica

Una strada è una strada, che la si allarghi ed asfalti è una cosa conseguenziale nell ’evoluzione urbanistica della civiltà. Ma farlo non è sempre un merito! E spesso neppure una necessità! Anzi, in Italia il più delle volte le strade sono state fatte, ampliate e asfaltate più come motivazioni per spendere soldi pubblici che non per vere necessità: quale motivazione migliore per un ente pubblico, se non quello di aver speso soldi per realizzare o modernizzare una strada? Un tempo erano le Comunità Montane campioni di queste opere, perlopiù inutili o di scarsa utilità per i cittadini, ma certamente utili per gli organismi appaltatori e per gli appaltatori (quasi sempre loro “amici”): l’Italia ne è piena! Ma che sia un Parco Nazionale a contribuire alla realizzazione di queste opere, non è solo uno scandalo: è una violazione dell’etica stessa di un Parco! Eppure è successo di nuovo: nel Parco Nazionale del Pollino (siamo nel profondo Sud)! L’ennesimo esempio di come

Gli sfregi sui faggi di Cozzo Ferriero: quando la scienza è insensibile alla bellezza

Nei giorni scorsi la guida del Parco Giuseppe Cosenza aveva segnalato il ritrovamento di incisioni sulla corteccia nei faggi di Cozzo Ferriero, faggeta dichiarata patrimonio Unesco. Fin da subito  gli escursionisti e naturalisti che amano il Parco, commentando le foto su Facebook hanno notato che quelle incisioni non potevano essere l'opera di un pazzo, perchè erano state fatte con sistematicità. L'ipotesi era quindi che fossero state fatte da alcuni ricercatori.  Si apprende da "La Siritide" ( http://www.lasiritide.it/art.php?articolo=14339 ) tramite il funzionario dott. Schettino, che tali incisioni che hanno sfregiato quei bellissimi faggi secolari sono effettivamente il risultato di studi scientifici. Appreso questo ci dovremo tranquillizzare? Altrochè, tutt'altro. Anzi, corre l'obbligo di aprire una riflessione su questa vicenda e più in generale sul rapporto tra scienza e tutela della natura. Se uno sfregio sull'albero col coltello lo fa un turist

Un motivo di riflessione sul concetto tutto italiano di Parco - di Franco Zunino

ESTATE 2017 – ASSALTO AL GRAN SASSO Un motivo di riflessione sul concetto tutto italiano di Parco Si sono lamentati in tanto per quanto è successo in questi giorni di luglio/agosto sui pascoli di Campo Imperatore del Gran Sasso con affollamenti impressionanti di turisti sotto tutte le forme possibili (dai semplici escursionisti, a vere e proprie tendopoli di campeggiatori, a piazzali di camper e roulotte, scorribande di biker motorizzati o meno) finanche a mercatini e all’incendio che ha “devastato” (si fa per dire) una parte dei pascoli e, soprattutto, tratti di pinete: almeno questo ci hanno fatto vedere Internet, social network e televisioni. Ovviamente su tutto questo ambaradan si sono scatenati gli ambientalisti, soprattutto con attacchi feroci all’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso-Laga, finanche con richieste di dimissioni dei vertici. Un “urlo” di protesta ben comprensibile, ma forse non del tutto giustificato visto che all’origine del “mal

Centrale del Frido: un' ordinanza dell'Ente Parco sospende i lavori e obbliga la Lageri s.r.l. al ripristino ambientale

E' notizia di oggi di un'ordinanza dell'Ente Parco del Pollino (n. 3 del 23-06-2017) pervenuta all'ass. Gruppo Lupi San Severino Lucano (che si allega a questo comunicato) relativa alla sospensione dei lavori per la centrale idorelettrica del Frido. L'ordinanza è stata emessa a seguito di un sopralluogo efettuato dai tecnici dell'Ente Parco nella zona del Mulino Magnacane, che hanno avuto modo di appurare la validità della denuncia sullo scempio in atto fatta da alcune associazioni presenti sul territorio, che per prime hanno effettuato dei sopralluoghi, con opportuna documentazione fotografica e dando notizia agli organi di stampa. La sospensione dei lavori è un risultato importante, come pure l'obbligo di ripristino dei luoghi che ricade sulla ditta Lageri s.r.l., l'autrice di questo scempio che però, ricordiamolo, è stato possibile perchè il progetto fu autorizzato anni fa da Ente Parco e altre autorità. Bene ha fatto il Parco ad ordinare il

Centrale del Frido: la lettera del Gruppo Lupi alle autorità

OGGETTO: REALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE IDROELETTRICA SUL FIUME FRIDO E DANNI AMBIENTALI DEI LAVORI La scrivente Associazione denominata Gruppo Lupi San Severino Lucano (con sede in Via Nicola Germano 16, 85030 San Severino Lucano PZ, Codice fiscale: 91015800765), intende prendere posizione nei confronti della realizzazione di una centrale idroelettrica sul Fiume Frido, all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Tra le finalità del Gruppo Lupi San Severino Lucano vi sono, come espresso dal suo Statuto, la protezione della flora, della fauna e del patrimonio geologico del Massiccio del Pollino. Il Gruppo Lupi ha di recente effettuato un sopralluogo al fiume, nei pressi di località “Mulino Magnacane”, nel comune di Viggianello, producendo un’opportuna documentazione fotografica dell’inizio dei lavori. Intanto, non è stata trovata nessuna tabella informativa, come prescrivono i regolamenti. Le foto documentano spianamenti ed enormi movimenti di terra, alberi taglia