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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

Italia Nostra: foreste del Pollino in pericolo

13 AGOSTO 2011 [13/8/2011] Italia Nostra, gruppo Interregionale del Parco Nazionale del Pollino,  esprime la propria preoccupazione per il futuro delle foreste del Pollino. In questi giorni, infatti, l’Ente Parco avrebbe  autorizzato il transito su una vecchia pista forestale da tempo in disuso, a ruspe e mezzi meccanici per rimuovere su versanti a forte pendenza i  tronchi di alberi abbattuti lo scorso inverno da una slavina in località Serra del Prete. Quest’area si trova nel cuore del parco nazionale. Per Italia Nostra l’evento eccezionale della slavina, raro sull’Appennino Meridionale, avrebbe potuto rappresentare una occasione unica per studiare la ri-colonizzazione degli alberi della foresta ed il legno morto elemento utile alla biodiversità vegetale ed animale, assecondando così i processi naturali, piuttosto che le logiche commerciali che  considerano erroneamente gli alberi morti un elemento di degrado del bosco. Ma ciò che preoccupa Italia Nostra è che l’accesso sulla vecchi

Turismo "insostenibile" e parchi

COMUNICATO STAMPA IN PASTO AL TURISMO L’ISOLA DI ZANNONE! La notizia è di questi giorni. Un accordo tra il Parco Nazionale del Circeo ed il Comune di Ponza consentirà di aprire al turismo l’Isola di Zannone, la parte più bella e selvaggia (l’unica!) del piccolo Parco Nazionale del Circeo. Un Parco che di natura selvaggia ha ormai ben poco, stretto com’è da un assalto turistico ed urbanistico tra S. Felice Circeo, Sabaudia e Ponza, dove ogni anno si riversano migliaia di vacanzieri. Una risorse turistica enorme, che pure non basta mai. Restavano le Isole di Zannone e Palmarola come uniche aree non colonizzate, ora dal prossimo anno lo saranno anche queste. Lo consentirà un accordo sottoscritto nei giorni scorsi tra il Parco ed il Comune di Ponza. Certo, sarà “turismo sostenibile”, dicono; ovvero, un gioco di parole per giustificare l’assalto all’isola da una turismo che per “sostenibile” che lo si voglia definire, dovrà comunque essere “redditizio” per qualcuno. E per essere reddi

Zunino su progetto Life per l'orso

ORSO BRUNO MARSICANO: ENNESIMO PIANO DI STUDIO Riparte un Progetto Life ... per dire, fare e proporre sempre le stesse inutili cose! Nei mesi scorsi il sito www.gaianews.it ha ritenuto, saggiamente e meritevolmente, di mettere in rete una serie di interviste a vari personaggi, studiosi, autorità e ambientalisti, sul sempre più spinoso problema della sopravvivenza o meno dell’Orso bruno marsicano. Da parte di tutti, una montagna di parole; che però hanno finito per partorire il solito topolino: dire che gli orsi sono sicuramente diminuiti (un’ovvietà che nella zona del Parco d’Abruzzo tutti sanno, dai Guardiaparco ed ex Guardiaparco, alle Guardie forestali, ai contadini, ai pastori, ai cittadini tutti), a prescindere da quanti ve ne fossero prima. Addirittura uno degli intervistati vorrebbe quasi svilire e non dare attendibilità alla ricerca ante studi con radiocollari e DNA, non rendendosi conto che così facendo si sviliscono tutte le ricerche sulla fauna mondiale che lo stesso IUC

Salerno Reggio: scempio alle pendici del Pollino...si poteva evitare?

gallerie e spianamenti in pieno Parco: dove sono vincoli, precauzioni, mitigazioni? - foto by Indio

Riapertura pista di esbosco per Slavina di Serra del Prete

foto by Indio

Lettera di Franco Zunino su Slavina di Serra del Prete

Franco Zunino, Segretario Generale dell'AIW - foto by Indio   Oggetto: Parco Nazionale del Pollino. Realizzazione di una pista per l’esbosco di materiale abbattuto da una slavina in località Serra del Prete . La scrivente associazione condivide tutte le preoccupazioni espresse dall’associazione locale OLA in merito alla realizzazione di una pista di esbosco per il materiale forestale sradicato dalla caduta di una slavina in località Serra del Prete. Ritiene di proporre che nel limite del possibile tale esbosco sia condotto con metodi tradizionali (muli o cavalli), ovvero senza l’apertura di piste per l’accesso con mezzi motorizzati. Esprime inoltre rammarico per il mancato intervento delle autorità del Parco al fine di preservare nella sua integrità ambientale il fenomeno della slavina, anche al fine di evitare che successive cadute trovando lo spazio privo di impedimenti non finiscano per allargare ancora più la ferita nella foresta; ciò mediante un indennizzo del valore di