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Visualizzazione dei post da novembre, 2011

No alle "Uova giganti" a Pietra Capavola

Sono previste in località Pietra Capavola (Cugno dell’Acero) del Comune di Terranova di Pollino (Parco Nazionale del Pollino). Si apprende con costernazione che il progetto per installare l’opera dell’artista Nils Udo, costituita da cinque uova giganti, sulla “Pietra Capavola” (località Cugno dell’Acero) in pieno Parco Nazionale del Pollino, non solo continua ad essere sponsorizzata dal Comune di Terranova del Pollino ed altri organismi pubblici locali (Regione Basilicata compresa), ma non è mai stata proibita dalle autorità preposte alla tutela del territorio, dell’ambiente, del paesaggio, del Parco Nazionale. Proprio nei giorni scorsi si è ancora tenuto un incontro per spingere le autorità a pronunciarsi favorevolmente e a dare il via al progetto! Lo scopo? Valorizzare il Parco. Ovverosia: creare un business per tutti! Difatti tutti ne guadagneranno qualcosa, dall’artista – che non lavora certamente gratis – a chi appalterà i lavori di realizzazione, e chi i lavori realizzerà effetti

Orsa zoppa: ricerca invasiva o bracconaggio?

COMUNICATO STAMPA UN’ORSA ZOPPA: DI CHI LA RESPONSABILITÀ ? Dare la colpa ai bracconieri è stata la cosa più facile. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo si aggira da anni un’orsa senza una zampa anteriore (la destra si dice). La logica ed il buon senso ci fanno intuire che solo mediante un laccio d’acciaio un orso può strapparsi letteralmente una zampa a causa dei tentativi di liberarsi. E chi usa i lacci d’acciaio? I bracconieri ovviamente. Ma non solo. Gli ultimi orsi catturati illegalmente con lacci d’acciaio, quali trappole di cattura per i cinghiali, risalgono agli anni ’80. Da allora più nessuna segnalazione del genere è giunta alle autorità ed ai media. Ma da allora di lacci d’acciaio ne sono stati posti ben altri, ed altri ancora sono in programma per il futuro. Si tratta dei lacci d’acciaio  utilizzati dai ricercatori che catturano gli orsi per munirli di radiocollari. I due metodi sono diversi: il primo è mirato a catturare per il collo gli animali, l’altro per le zampe. Nessu

Relazioni pro-centrale smontate dai fatti

COMUNICATO STAMPA E’ ormai chiaro che l’Enel, trovandosi scoperto di fronte alla verità dei fatti sulla centrale del Mercure, si sottrae al confronto politico e sociale per non ammettere l’inconcludenza, la contraddittorietà e l’inadeguatezza delle proprie tesi e dei dati tecnici proposti per avallare l’azione di business che tenta in tutti i modi di “uccidere” i territori nei quali si vuole penetrare: la Valle del Mercure, in pieno Parco Nazionale del Pollino. Solo così, alla luce dell’affollatissimo Incontro-dibattito, ospitato presso il centro Nuovi Orizzonti di Laino Borgo e organizzato dall’Associazione L.A.S.T.A.(Laino per Aria Salute Territorio Acqua) – si può spiegare il rifiuto al confronto del Sindaco di Laino Borgo e dei tecnici che, per conto del Comune e pagati da Enel, hanno redatto la relazione pro Centrale. Relazione smontata punto per punto dalle 30 pagine redatte invece dalla commissione multidisciplinare che ha valutato il tutto e che conferma come i dati dell’Enel s