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Visualizzazione dei post da 2011

FRANCO ZUNINO: IL JOHN MUIR ITALIANO!

FRANCO ZUNINO: IL JOHN MUIR ITALIANO! (Il più controverso ambientalista italiano) Tessera n. 276 del WWF Italia (rinnovata ogni anno dalla fondazione, forse, con Pratesi, il Socio più anziano!), il primo ad aver effettuato ricerche scientifiche sull’Orso Marsicano. Nei primi anni ’80 diffonde in Italia il wilderness concept e le sue implicazioni filosofiche e conservazionistiche, fondando nel 1985 l’Associazione italiana per la wilderness (AIW) di cui è tuttora Segretario Generale. Le sue posizioni su problematiche spinose, come la conservazione degli ultimi spazi naturali, il turismo nei parchi, le strategie di conservazione di specie vulnerabili, caccia, nucleare, hanno diviso e fatto discutere il mondo ambientalista e l’opinione pubblica. Una delle ultime esternazioni ha riguardato la sua posizione favorevole al contenimento anche “cruento” della crescita demografica del lupo, con l’apertura agli abbattimenti ragionati di esemplari problematici, come già realizzato in altri Paesi

Orso nel presepe di Civitella Alfedena: un messaggio e una richiesta di aiuto

MIRACOLO A CIVITELLA ALFEDENA! Anche il buon Dio, o, meglio, il suo figliuolo fattosi uomo, Gesù Bambino - visto che siamo in pre-vigilia di Natale - ha ritenuto di dire la sua sul problema dell'Orso bruno marsicano. Evidentemente si è accorto anche lui, padre di tutte le creature della Terra, che ci voleva un intervento autoritario, un messaggio forte e, perché no, divino, per smuovere i responsabili del Parco Nazionale d'Abruzzo affinché la smettano con gli studi, che durano praticamente da oltre quarant'anni, per capire cosa si debba fare per salvare l'ormai sempre più esigua popolazione dell' Orso bruno marsicano. E allora che ha fatto Gesù Bambino? Il 21 dicembre scorso ha pensato bene di inviare un messo a dire la sua, un angelo Gabriele fattosi Orso, che nella notte è entrato nel grande presepe che il paese di Civitella Alfedena ha predisposto per festeggiare il Santo Natale, si è recato presso un contadino-statuetta in scala naturale, e lì si è divorato

Interrogazione su Centrale Enel dell'On. Napoli

Interrogazione a risposta scritta Al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e al Ministro dello Sviluppo Economico; Per sapere – Premesso che: - nell’ottobre 2010 l’Enel ha ottenuto dalla regione Calabria l’autorizzazione per il progetto di riattivazione, con conversione a biomasse, della centrale del Mercure, impianto costruito negli anni '60 nel territorio del comune di Laino Borgo (CS), completamente inattivo da oltre 12 anni; - avverso tale improvvido provvedimento hanno avanzato autonomi ricorsi presso il TAR di Catanzaro la Regione Basilicata , l’Ente Parco Nazionale del Pollino, i comuni di Rotonda (PZ) e Viggianello (PZ), nonché l’Associazione ambientalista WWF, mentre l’Associazione Italia Nostra ha presentato un ulteriore ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, a significare l’avversione al progetto, negativo sotto ogni punto di vista, compreso quello economico-occupazionale, testimoniato anche dalle imponenti manifestazioni p

Greggi pubblici per i lupi: provvedimenti lungimiranti nel Parco Nazionale della Majella

PECORE PER LUPI ED ORSI: FINALMENTE! Con decenni di ritardo da quando il sottoscritto ha per primo proposto la restituzione in natura ed immediata dei capi di bestiame (soprattutto pecore) ai pastori che subivano danni da parte di orsi e lupi - restituzione da farsi con la creazione di “greggi pubblici”, ovvero di proprietà degli enti preposti alla difesa della fauna selvatica, specificatamente degli Enti Parco, e da utilizzare a questo scopo - finalmente qualcosa si muove: il Parco Nazionale della Majella sta per iniziare una simile pratica in via sperimentale in difesa del Lupo (con soldi europei finalmente spesi bene!). E’ difatti di pochi giorni or sono la diffusione di un comunicato stampa del Parco Nazionale della Majella mediante il quale si annuncia la messa in pratica di quest’iniziativa. Era ora! Era ora che il senso pratico cominciasse a prevalere sulle teorie di animalisti di città campate per aria ancorché marchiate di “scientificità universitaria” (per quanto riguarda

Tagli boschivi a Rotonda: intervento di Franco Zunino

Oggetto:  Tagli boschivi in Comune di Rotonda (Parco Nazionale del Pollino) . La scrivente Associazione si unisce alla protesta avanzata da più parti in merito al bando d’asta del Comune di Rotonda per il taglio di quello che è ritenuto uno dei più bei boschi del Pollino in località “Anticristo-Marolo”, per il cui taglio l’Ente Parco ed altri organismi avrebbero già dato parere favorevole (in SIC e Zona A1!). Ancora una volta si vuole qui evidenziare come la finalità prima del Parco sia la preservazione dei suoi scenari e delle sue risorse naturalistiche, quali sono, appunto, anche le foreste, per proteggere le quali non si trovano mai i soldi (cosa che invece avviene per la sua valorizzazione turistica, per la quale si stanno spendendo milioni di euro in iniziativa non solo discutibili – come il centro poli funzionale di Campo Tenese – ma anche contrarie alla suddetta finalità, come è nel caso delle “uova” alla Pietra Capavola). Da presa in giro suona poi l’iniziativa di rimboschir

Messner: vicinanza ideale con l'AIW

da: COMUNICAZIONI PERIODICHE AIW (8 dicembre 2011) Una lettera interlocutoria è stata inviata al famoso alpinista Reinhold Messner richiedendo una sua disponibilità ad eventualmente accettare la carica di Presidente effettivo dell'AIW o, alternativamente, di Presidente Onorario nel caso non fosse più impegnato in Mountain Wilderness. Messner ha risposto con una missiva molto cordiale dicendosi onorato dell'offerta ma rifiutando le cariche a causa dei troppi impegni (tra i quali soprattutto quello col suo Messner Mountain Museum); egli precisa però che pur essendosi allontanato da Mountain Wilderness per divergenze di vedute, ha grande stima verso i padri storici del movimento Wilderness, da Thoreau ad Aldo Leopold a Robert Marschall, ed anche vicinanza ideale verso l'AIW.

No alle "uova giganti" a Pietra Capavola: lettera del Consigliere del WWF

AL PRESIDENTE /AL DIRETTORE DELL'ENTE PARCO DEL POLLINO via e-mail Gent.mi in indirizzo, apprendo dal notiziario on-line “La Siritide” che in data 23/11/2011 a seguito di un incontro tenutosi a Terranova di Pollino, le istituzioni presenti hanno espresso, in merito alla paventata istallazione di c.d. “uova di pietra” ad opera di tale Nils Udo nel sito naturalistico ed archeologico protetto della “Pietra Capavola”, l’intenzione di “ rendere celermente effettiva la realizzazione dell’opera”. Come ricorderete il WWF – per mio tramite – ha sempre espresso parere negativo sul sito previsto per l’installazione di tale progetto, anche ricordando il precedente del recente passato che ha dato luogo a sequestri di cantieri da parte del CFS nel caso del c.d. “teatro vegetale” di Francavilla in Sinni. Pertanto, nella mia qualità di Consigliere Direttivo, chiedo alle SS.VV. di voler emanare atto urgente di immediata sospensione di qualsivoglia autorizzazione, parere o nulla osta conc

Il Parco del Pollino autorizza tagli boschivi ma poi fa i rimboschimenti con i soldi di Lottomatica

Non era meglio salvare il Bosco Marolo dai tagli o il fenomeno naturale della slavina di Serra del Prete piuttosto che impegnarsi in un rimboschimento con i soldi di Lottomatica? Non è meglio tutelare i boschi esistenti con una politica conservazionista basata su indennizzi, acquisizioni e contratti d'affitto che perdersi in convegni e iniziative francamente più di facciata che di sostanza? Indio fonte: articoli ripresi dal sito di Olambientalista La Ola chiede al Parco del Pollino di Salvare il bosco Anticristo-Marolo 1 DICEMBRE 2011 La Ola (Organizzazione lucana ambientalista) chiede all’Ente Parco del Pollino ed al suo presidente, Domenico Pappaterra, di salvare il bosco “Anticristo-Marolo” situato all’interno del territorio protetto, in Zona 1, nel comune di Rotonda ed all’interno di aree tutelate dall’Unione Europea. Il Parco potrebbe utilizzare propri fondi o quelli previsti dalla promozione della “Lottomatica” e delle iniziative “Un bosco per Kyoto” per indennizzare il

No alle "Uova giganti" a Pietra Capavola

Sono previste in località Pietra Capavola (Cugno dell’Acero) del Comune di Terranova di Pollino (Parco Nazionale del Pollino). Si apprende con costernazione che il progetto per installare l’opera dell’artista Nils Udo, costituita da cinque uova giganti, sulla “Pietra Capavola” (località Cugno dell’Acero) in pieno Parco Nazionale del Pollino, non solo continua ad essere sponsorizzata dal Comune di Terranova del Pollino ed altri organismi pubblici locali (Regione Basilicata compresa), ma non è mai stata proibita dalle autorità preposte alla tutela del territorio, dell’ambiente, del paesaggio, del Parco Nazionale. Proprio nei giorni scorsi si è ancora tenuto un incontro per spingere le autorità a pronunciarsi favorevolmente e a dare il via al progetto! Lo scopo? Valorizzare il Parco. Ovverosia: creare un business per tutti! Difatti tutti ne guadagneranno qualcosa, dall’artista – che non lavora certamente gratis – a chi appalterà i lavori di realizzazione, e chi i lavori realizzerà effetti

Orsa zoppa: ricerca invasiva o bracconaggio?

COMUNICATO STAMPA UN’ORSA ZOPPA: DI CHI LA RESPONSABILITÀ ? Dare la colpa ai bracconieri è stata la cosa più facile. Nel Parco Nazionale d’Abruzzo si aggira da anni un’orsa senza una zampa anteriore (la destra si dice). La logica ed il buon senso ci fanno intuire che solo mediante un laccio d’acciaio un orso può strapparsi letteralmente una zampa a causa dei tentativi di liberarsi. E chi usa i lacci d’acciaio? I bracconieri ovviamente. Ma non solo. Gli ultimi orsi catturati illegalmente con lacci d’acciaio, quali trappole di cattura per i cinghiali, risalgono agli anni ’80. Da allora più nessuna segnalazione del genere è giunta alle autorità ed ai media. Ma da allora di lacci d’acciaio ne sono stati posti ben altri, ed altri ancora sono in programma per il futuro. Si tratta dei lacci d’acciaio  utilizzati dai ricercatori che catturano gli orsi per munirli di radiocollari. I due metodi sono diversi: il primo è mirato a catturare per il collo gli animali, l’altro per le zampe. Nessu

Relazioni pro-centrale smontate dai fatti

COMUNICATO STAMPA E’ ormai chiaro che l’Enel, trovandosi scoperto di fronte alla verità dei fatti sulla centrale del Mercure, si sottrae al confronto politico e sociale per non ammettere l’inconcludenza, la contraddittorietà e l’inadeguatezza delle proprie tesi e dei dati tecnici proposti per avallare l’azione di business che tenta in tutti i modi di “uccidere” i territori nei quali si vuole penetrare: la Valle del Mercure, in pieno Parco Nazionale del Pollino. Solo così, alla luce dell’affollatissimo Incontro-dibattito, ospitato presso il centro Nuovi Orizzonti di Laino Borgo e organizzato dall’Associazione L.A.S.T.A.(Laino per Aria Salute Territorio Acqua) – si può spiegare il rifiuto al confronto del Sindaco di Laino Borgo e dei tecnici che, per conto del Comune e pagati da Enel, hanno redatto la relazione pro Centrale. Relazione smontata punto per punto dalle 30 pagine redatte invece dalla commissione multidisciplinare che ha valutato il tutto e che conferma come i dati dell’Enel s

Lettera di Pappaterra su emergenza cinghiali

fonte articolo:  http://www.ilquotidianoweb.it/it/basilicata/potenza_cinghiali_emergenza-pollino_parco_domenico_pappaterra_2011.html Pollino; emergenza cinghiali, Pappaterra: «Ecco come risolviamo» «Dopo il dibattito avviato da Il Quotidiano ci siamo mossi subito»  Il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra, spiega come risolveranno il problema dei campi devastati 07/10/2011 CARO direttore, come ho avuto modo di dire nel corso dei lavori della Comunità del Parco il problema dell’ “emergenza cinghiali” sul nostro territorio ha rappresentato senza dubbio una “sberla micidiale” simile a quella ricevuta nel 2007 durante la drammatica stagione degli incendi boschivi che causarono la distruzione di circa seimila ettari di boschi e macchia mediterranea.In quella circostanza io ero appena stato nominato alla guida del Parco, per me si trattò di un battesimo di fuoco, decidemmo di affrontare il problema senza scarichi di responsabilità come spesso succede in questi

Lettera del Forum Gioia ai corsisti su centrale Enel

Cari Corsisti, in conclusione del Vostro stage e prima che torniate nelle Vostre sedi,vogliamo, ancora una volta –dopo il giorno di inaugurazione- rivolgerci a Voi per far sì che la vicenda della centrale Enel della Valle del Mercure, vero scandalo internazionale, continui a rimanere nell’agenda dell’informazione e non cada nel dimenticatoio e nella mistificazione dove poteri politico-affaristici (forti, ma non certo imbattibili) vorrebbero confinarla. Gli investimenti economici di Enel al riguardo sono ingenti e il corso che avete frequentato ne è un esempio. Crediamo tuttavia che le ragioni di una intera popolazione non potranno, alla fine, che prevalere, ci vogliano pure altri dieci anni, in aggiunta ai dieci già trascorsi, nei quali, a fianco delle popolazioni, abbiamo tenuto in scacco “l’energia che ascolta solo i propri, predatori, interessi” con mobilitazioni, ma anche argomentazioni scientifiche e giuridiche. Sappiamo che quanto da noi ottenuto con grande fatica

Cartina della distribuzione del cinghiale in Italia

Fonte: Università di Teramo

Problema cinghiale: articoli di Zunino e De Marco sul Quotidiano della Basilicata (17 - 20 settembre)

Forum Stefano Gioia su corso di formazione ambientale

COMUNICATO STAMPA Intervento del Forum “Stefano Gioia” all’inaugurazione, presso la sede dell’Ente Parco del Pollino a Rotonda”, di un Corso di formazione sulla comunicazione ambientale, diretto ai professionisti del settore. Presente, assieme alla Dirigenza del Parco, le più alte autorità politiche ed istituzionale della Basilicata, unitamente al mondo accademico lucano e calabrese. Tema del Corso: i cambiamenti climatici e le foreste. Proprio su questo si è incentrato l’intervento del Forum che ha rilevato come, a fronte di temi così importanti e fondamentali per la salute e lo sviluppo delle popolazioni locali –come dell’intero pianeta- fosse criticabile che nelle giornate di studio previste –cinque- non si parlasse della centrale Enel della Valle del Mercure. Centrale che ai rischi per la salute e ai danni per l’occupazione per la gente del Mercure, unisce anche, a motivo della sua inusitata grandezza (sarebbe una delle centrali del suo genere più grandi d’Europa), abbondante produ