Oggetto: Tagli boschivi in Comune di Rotonda (Parco Nazionale del Pollino).
La scrivente Associazione si unisce alla protesta avanzata da più parti in merito al bando d’asta del Comune di Rotonda per il taglio di quello che è ritenuto uno dei più bei boschi del Pollino in località “Anticristo-Marolo”, per il cui taglio l’Ente Parco ed altri organismi avrebbero già dato parere favorevole (in SIC e Zona A1!).
Ancora una volta si vuole qui evidenziare come la finalità prima del Parco sia la preservazione dei suoi scenari e delle sue risorse naturalistiche, quali sono, appunto, anche le foreste, per proteggere le quali non si trovano mai i soldi (cosa che invece avviene per la sua valorizzazione turistica, per la quale si stanno spendendo milioni di euro in iniziativa non solo discutibili – come il centro poli funzionale di Campo Tenese – ma anche contrarie alla suddetta finalità, come è nel caso delle “uova” alla Pietra Capavola).
Da presa in giro suona poi l’iniziativa di rimboschire dei pascoli o radure con la scusa di supportare il Protocollo di Kyoto! Da una parte si piantano pianticelle (che andranno in gran parte a morire, come sempre avviene in questi casi) e dall’altro si abbattono alberi d’alto fusto, magari anche centenari, il cui apporto alla riduzione del CO2 è oggi immediato ed altamente efficace. E ciò nell’Anno Internazionale delle Foreste e nel Comune “capitale” del Parco!
Sembra, alla scrivente che, come al solito, politici e funzionari di meglio non sappiano fare che sperperare danaro pubblico appellandosi alle motivazioni più disparate pur che si “operi” con appalti: troppo semplice, troppo facile e... troppo “blindato” il dare un contributo di 38.000 euro ad un Comune per risarcirlo di un mancato taglio volto al rispetto del fine primo del Parco?
In un momento di crisi come quello attuale trovare 38.000 euro per risarcire un mancato taglio è forse ritenuto difficile se non impossibile, ma l’opinione pubblica deve sapere che per “realizzare opere” si trovano invece milioni di euro, e si smuove anche l’Unione Europea per trovarli, magari con motivazioni contrastanti con le stesse finalità del Parco. A noi non resta che fare in modo che l’opinione pubblica sia portata a conoscenza di tutto ciò. Il Parco Nazionale del Pollino fu istituito per salvare i boschi di Rotonda, non per venderli al miglior offerente!
IL SEGRETARIO GENERALE
(Franco Zunino)
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