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Visualizzazione dei post da ottobre, 2010

PARCO NAZIONALE DEL VESUVIO DISCARICHE E... POLEMICHE

Ci sono due aspetti che colpiscono nelle infuocate polemiche con blocchi stradali, assalti alle forze dell’ordine, incendi camion ed automezzi in genere, rivolte di popolo e chi più ne ha più ne metta, che hanno caratterizzato questi ultimi mesi con riferimento alla discarica di Terzigno, nel napoletano e nel Parco Nazionale del Vesuvio. Il primo, che del Parco Nazionale si è sì parlato, ma quasi sempre con toni minori, quasi vergognosi di farlo, osiamo dire noi. Il secondo, che nonostante la presenza del Parco Nazionale non s’è udita o quasi la voce delle varie forze ambientaliste che di solito si scatenano quando si parla di Parchi Nazionali, dal WWF ad Italia Nostra, da Federnatura alla LIPU, alla Legambiente a Kronos, ecc. e, perché no, alla Wilderness. La ragione è molto semplice, e sconfessa la politica dei Parchi portata vanti nell’ultimo decennio: le discariche di Terzigno, di Boscoreale e di Boscotrecase ricadono sì nei limiti del Parco Nazionale del Vesuvio, ma in aree di ne

L'assalto delle multinazionali in Val d'Agri e il Parco di Carta

pozzo in pieno Parco: basta con le barzellette. che i parchi siano davvero tali e non baracconi frega-soldi senza garanzie per la salvaguardia ambientali! (Indio) OLA, NO AL PARCO DI CARTA DELLA VAL D'AGRI La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) - in occasione del Workshop sulla biodiversità e risorse del Parco nazionale Appennino Lucano Val d'Agri-Lagonegrese (programmato a Marsiconuovo il 29 e 30 ottobre prossimi), che vede tra i coordinatori della sessione centrale del convegno Paola Pedroni, esponente di Eni spa - invita i partecipanti al workshop, organizzato dall'Ente Parco, ad affrontare i temi reali dell'impatto petrolifero sulla biodiversità degli ecosistemi dell'area protetta. Il rischio - secondo la OLA - è quello che essi affrontino discussioni astratte e teoriche che, nell'elencare specie floro-faunistiche e caratteristiche ambientali, dimenticano però di fare il punto sulla salvaguardia degli habitat naturali, minacciati oggi dall'in

Quale turismo per il Pollino?

Comunicato stampa Turismo nel parco nazionale del Pollino:ovvero come spendere milioni di euro (20?) e distruggere quello che si pubblicizza. Gli enti pubblici lucani non cessano di stupirci. Quando si parla del Parco Nazionale del Pollino (area protetta) il principio dovrebbe essere elementare:conservare questo bene con rigide norme per la fruizione di tutti anche per le prossime generazioni. Pare che questo semplice concetto non sia stato capito da funzionari APT, Direttori di Parchi, Presidenti di enti che a vario titolo occupano poltrone più o meno prestigiose.  Sarà quindi utile illuminare alcune menti. I parchi Nazionali (vedi Pollino) sono stati istituiti per una serie di felici coincidenze presenti sul territorio: 1)     Gli spettacolari paesaggi arrivati intatti ai giorni nostri 2)     La flora unica 3)     La presenza di popoli che con la loro ricchezza culturale hanno tramandato nei secoli usi-costumi-tradizioni uniche. Il compito dell’ente gestore è facile da eseguire: co

L'Ecologia profonda e il concetto di wilderness - di Mario Spinetti

                                               Desolation Wilderness Area, Usa (articolo tratto da www.ecologiaprofonda.com ... grassetto mio - Indio) “In ogni luogo ci vorrebbe un posto, così, lasciato incolto” (Cesare Pavese). Prima che l’uomo civilizzato facesse la sua “apparizione” sulla terra tutto il mondo era “wilderness”, un’immensa area selvaggia dove regnava solo la verità naturale. Poi è arrivato l’uomo civilizzato e, poco a poco, ha sottratto al mondo e a sé stesso l’armonia imprevedibile e “caotica” della natura che era lo spirito della vita. Scrive Aldo Leopold (1949): “ La wilderness è una risorsa che può diminuire ma mai aumentare. Le distruzioni possono essere bloccate o limitate in maniera tale da rendere un’area ancora fruibile per la ricreazione, o per la scienza, o per la fauna, ma la creazione di nuova wilderness nel vero senso della parola è impossibile. Ne consegue, allora, che ogni programma di conservazione che riguardi la Wilderness è un’azione di

Un Pollino dimenticato?

Una lettera (con relativa risposta) di un turista del Cai di Potenza tratta dallo "Scarpone", nel quale si lamenta lo stato di abbandono del Pollino, un parco dove l'unico turismo che funziona è quello "in automobile".  Indio p.s: (cliccare sopra per ingrandire e leggere)

Centrale Enel, continua la giostra. Ente Parco tra imbarazzante silenzio e latinorum alla Don Abbondio

COMUNICATO STAMPA Continua la mobilitazione popolare contro il progetto Enel della Centrale del Mercure.   Dopo la riuscitissima manifestazione promossa da IdV a Castrovillari, con la partecipazione dell’on. De Magistris, è la volta di un Consiglio comunale a Viggianello -convocato per sabato- per discutere sulle ulteriori iniziative da intraprendere in opposizione al parere positivo espresso dalla regione Calabria sulla Centrale. Scontato il ricorso contro il provvedimento autorizzativo, che si andrà a sommare ad analoghe iniziative, anche di carattere penale, già in corso di stesura. Il ricorso dell’Ente Parco, annunciato dal sindaco Manoccio, membro del Consiglio Direttivo, di concerto con l’Avvocatura dello Stato di Potenza, appare iniziativa dovuta ma ancora insufficiente. La richiesta, al Parco, è quella di chiudere con urgenza, l’iter amministrativo interno relativo alla delibera dell’11 dicembre dello scorso anno, oppositiva alla Centrale, incredibilmente non ancora ratificata

Grandi Attrattori: Parco Nazionale o Luna Park Pollino?

Si apprende con un po’ di meraviglia  l’avvenuta stipulazione della convenzione tra sindaci APT e Regione Basilicata per il piano di sviluppo relativo all’area Senisese-Pollino, con la creazione, al costo di ben 10 milioni di euro,  di quattro fantomatici “Grandi Attrattori”. Dico con meraviglia perché mai avrei pensato che tali progetti avrebbero potuto prendere piede nel Pollino, nella mia terra. Da ciò che si legge nei comunicati pubblicati sul sito internet della Regione Basilicata, l’impatto che le opere potrebbero avere sull’ambiente circostante è piuttosto allarmante; in secondo luogo lascia molte perplessità l’impiego di milioni di euro di fondi pubblici per iniziative che rischiano di portare alle solite cattedrali nel deserto: fatto, aggiungo, che potrebbe comportare in futuro anche un danno non irrilevante all’immagine pubblica del nostro territorio. Ad essere chiamato in causa è il modello di sviluppo che si prevede per il Pollino, che come stiamo apprendendo, non è più

16 ottobre 2010 OCCUPARSI DEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO - Manifestazione

Manifestazione a Piano Ruggio 16 ottobre 2010 OCCUPARSI DEL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO Una manifestazione per chiedere l'impegno dell'Ente Parco a: 1. Prendersi cura del territorio, della fauna, della flora, dei monumentali Pini Loricati 2. intraprendere una azione per recuperare tutti i rifugi e trasformarli in centri di promozione e sviluppo ecoturistici ed educativi affidandoli a cooperative di giovani e non con competenze in amteria ambietale, storico e culturale 3. affidare la sentieristica a guide ed associazioni locali 4. promuovere solo quelle iniziative culturrali ed economiche coerenti con la missione del parco 5. bloccare la inutile costruzione di centri polifunzionale come quello di campotenese e mezzana 6. bloccare la inutile e autolesionista trasformazione delle piste forestali (utili per l'escursionismo, fuoristradismo e mountainbike) in strade asfaltate 7. realizzazione di centri visite dedicati alle emergenze ambientali: lontra, cervo, grifoni,

Centrale Enel... una tiritera dura a morire: Regione Calabria concede autorizzazione, Ente Parco in posizione attendista

articoli tratti da www.olambientalista.it Centrale del Mercure, c’è il decreto della Regione Calabria 6 OTTOBRE 2010 La Regione Calabria ha autorizzato, con proprio decreto, la riattivazione della centrale ENEL del Mercure. Il provvedimento è stato firmato dall’ing Ilario De Marco, dirigente del Dipartimento Attività Produttive. Secondo il dirigente De Marco il decreto sarebbe “ un atto dovuto visto che tutti i pareri, compresa l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) sono favorevoli”. La Regione Calabria ha recepito anche il parere favorevole dell’Ente Parco del Pollino anche se lo aveva successivamente sospeso. “Il parco – ha ribadito De Marco ai quotidiani locali – ha scritto di non essere favorevole in linea di indirizzo. Ma a noi l’indirizzo non interessa, bensì la risposta tecnica che da parte del Parco è sempre stata favorevole alla riattivazione della centrale. A ciò si aggiunga anche il parere rilasciato nella valutazione d’incidenza sia della Calabria che dalla Basili

Orsi "domestici": botta e risposta tra l'Ente Parco e Franco Zunino

Ancora orsi in cerca di cibo Un problema mistificato da successo! E’ di eri la notizia di un orso che si sarebbe avvicinato alle case di una frazione di Campoli Appennino alla ricerca di cibo. Un fatto che denota l’acutizzarsi di un problema sempre più grave per la sua conservazione, ma che la stampa ha trasformato in un successo turistico. La ragione di questi fenomeni sempre più frequenti è molto chiara: gli orsi non trovano più risorse alimentari nel territorio del Parco e lo vanno a cercare sempre più in basso, sempre più verso le vallate esterne, e  quindi sempre più vicino ai paesi. Nonostante questo, i giornali hanno trasformato questa notizia in un fatto turisticamente positivo (ed è comprensibile, vista la grande ignoranza dei problemi ambientali da parte di tanti giornalisti, sempre sensibili ad un animalismo di facciata), come è comprensibile che entusiasmo esprima il Sindaco di Campoli, che giustamente più che a difendere l’orso deve pensare a risollevare l’economia del