Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da agosto, 2012

Buone notizie per l'orso marsicano: 11 cuccioli nati nel 2012

COMUNICATO STAMPA ORSO BRUNO MARSICANO: ARRIVA L'AIUTO DELLA NATURA! L'avevamo auspicato, e certamente non solo noi, visto che tutti sono amanti dell'Orso marsicano anche se poi ci si scontra continuamente sul modo con cui proteggerlo. Sì, come era stato auspicato, la Natura ci ha messo mano: il Parco Nazionale d'Abruzzo ha comunicato che quest'anno sono nati almeno 11 cuccioli d'orso da parte di 4 femmine. Una natalità che è circa del 50% inferiore a quella del 1970, quando però di orsi ce ne erano almeno il doppio, ed i censimenti assai meno accurati. In ogni modo, un anno davvero eccezionale, almeno per questi ultimi tempi, ed il cui merito, come era stato scritto, non è né delle autorità né degli ambientalisti, bensì è esclusivamente dell'Orso o, meglio, di madre Natura (perché, almeno sulla loro fecondità, non crediamo si possano accampare meriti!). Ora attendiamo fiduciosi che anche l'uomo faccia la sua parte per difendere questi cuccio

Cambiare i vertici dei parchi. Al Rifugio Biagio Longo nasce il "Cepam" .

CAMBIARE I VERTICI DEI PARCHI PER CAMBIARE I PARCHI Presso il Rifugio del CAI (Club Alpino Italiano) nel Parco Nazionale del Pollino dedicato a Biagio Longo, storica figura di professore calabrese emerito di botanica, scopritore del pino loricato emblema del Parco Nazionale del Pollino,promotore nel 1920 del parco nazionale della Sila, sono convenuti i rappresentanti di 15 tra associazioni e comitati presenti nel sud Italia che hanno dato vita al Comitato per la Costituzione degli Enti Parco dell'Appennino Meridionale (Co.CEPAM) Il Comitato costituito a Campolongo (Calabria) è aperto alla partecipazione di altre associazioni, movimenti, studiosi, cittadini ed amministratori locali. Durante l'incontro è stata analizzata la gestione degli enti parco nazionali dell'Appennino Meridionale (Sila, Pollino, Appennino Lucano. Cilento - Vallo di Diano). Gli Enti Parco, istituiti dalla legge quadro nazionale in materia di aree protette (legge 394/1991), nati per salvaguarda

Italia Nostra propone di riconvertire ad energia solare la Centrale Enel del Mercure

Enel rinunci alla riconversione a biomassa della Centrale del Mercure per un progetto alternativo, sostenibile e non impattante, di centrale solare. La vicenda della centrale del Mercure, secondo Italia Nostra-gruppo nazionale Energia-, ha messo in evidenza la cattiva gestione del territorio da parte delle Istituzioni, in primo luogo della Regione Calabria e dell’Ente parco del Pollino. Pur di non assumersi la responsabilità di bocciare sin dall’inizio il progetto dell’Enel, costoro hanno approvato un progetto aziendale di riconversione a biomassa, senza tener conto che lo stesso presentava e presenta ancora notevoli lacune sotto il profilo economico, degli impatti ambientali e sulla salute dei residenti. Tale approvazione ha comportato così notevole sperpero di denaro pubblico. Italia Nostra evidenzia che l’impianto, chiuso ormai da diverso tempo, si trova in piena area protetta. Tale impianto molti anni fa ha funzionato usando come combustibile carbon fossile e successiva

Centrale Enel del Mercure: la vittoria dei comitati insegna

manifestazione del 5 settembre 2009 (da: www.notiziedaiparchi.it) COMUNICATO STAMPA Giustizia è fatta! La sesta sezione del Consiglio di Stato ha messo la pietra tombale sul demenziale progetto della riattivazione della Centrale Enel della valle del Mercure. Solo la lettura della sentenza – la n.04400/2012 del I agosto 2012- ( www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2012/201202490/Provvedimenti/201204400_11.XML ) può far capire l’interminabile serie di “irregolarità” che hanno caratterizzato l’iter autorizzativo. E che sono stati puntualmente denunciati -noi in prima linea- da chi ha sempre tutelato legalità, giustizia, interessi reali delle popolazioni della Valle. Adesso è tempo di festeggiare! Ma è anche tempo di riflessione. Enel dovrebbe pur chiedersi chi e perché, al suo interno, abbia voluto questo disgraziato progetto, supportandolo oltre ogni ragionevole e giuridicamente sostenibile limite. Dilapidando, in tal modo, svariati milio

Incendi al Pollino: la posizione dell'AIW

Incendi al Pollino: La posizione dell’AIW Sul finire dello scorso mese di luglio un vasto incendio ha interessato le pendici meridionali del Pollinello e della Serra del Dolcedorme, versante calabrese del Parco Nazionale del Pollino. Su questo incendio sono state scritte tante cose, riflessioni, analisi tecniche o di esperti, anche vibrate proteste rivolte agli amministratori del Parco. Fin dall’inizio la scrivente Associazione non ha preso posizione, e magari il fatto può avere anche destato qualche meraviglia. Oggi, ad incendio spento, con questo comunicato l’AIW ritiene infine di intervenire con una sua analisi del fenomeno. Innanzi tutto si tiene a rimarcare quello che è l’assioma che compendia il problema degli incendi nel proprio “Documento per una strategia antincendio”. Ovverosia, che la prima regola dovrebbe essere quella di smetterla con l’enfatizzare il danno degli incendi, come se il fuoco non facesse parte del ciclo della natura e delle cause che regolan

Ambientalisti da salotto? La Ola risponde a Pappaterra

COMUNICATO STAMPA Ambientalisti da salotto? nei parchi c’è chi pensa alle poltrone e agli affari  Pappaterra, Clini e Scopelliti - foto tratta dal sito del Corriere della Calabria  La Ola risponde al presidente del parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra sull’attacco rivolto a quelli che definisce “ambientalisti da salotto”  che secondo Pappaterra si sono permessi di criticare, non il parco come istituzione, bensì l’operato dei vertici dell’ente parco nazionale del Pollino, ivi compreso il suo. Non abbiamo sentito nell’incontro tenutosi ieri a Rotonda nulla sull’incendio appiccato ai pini loricati ed a vaste superfici forestali in modo quasi scientifico e non certamente per autocombustione. Non abbiamo ascoltato inoltre serie considerazioni sulla discutibilissima e gravissima gestione e sull’operato degli organi di vertice del parco, intento ad autorizzare la centrale ENEL del Mercure ed altri progetti invasivi per gli ecosistemi. Una centrale in pieno p