manifestazione del 5 settembre 2009 (da: www.notiziedaiparchi.it)
COMUNICATO STAMPA
Giustizia è fatta! La sesta sezione
del Consiglio di Stato ha messo la pietra tombale sul demenziale progetto della
riattivazione della Centrale Enel della valle del Mercure. Solo la lettura
della sentenza – la n.04400/2012 del I agosto 2012- (www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Consiglio%20di%20Stato/Sezione%206/2012/201202490/Provvedimenti/201204400_11.XML)
può far capire l’interminabile serie di “irregolarità” che hanno caratterizzato
l’iter autorizzativo. E che sono stati puntualmente denunciati -noi in prima
linea- da chi ha sempre tutelato legalità, giustizia, interessi reali delle
popolazioni della Valle. Adesso è tempo di festeggiare! Ma è anche tempo di
riflessione. Enel dovrebbe pur chiedersi chi e perché, al suo interno, abbia
voluto questo disgraziato progetto, supportandolo oltre ogni ragionevole e
giuridicamente sostenibile limite. Dilapidando, in tal modo, svariati milioni
di euro e dando l’ennesimo colpo a una immagine aziendale che, dopo scandali
più o meno recenti, si è dimostrata, ancora una volta, cinicamente aggressiva,
sorda alle necessità dell’ambiente prezioso e protetto del Parco Nazionale del
Pollino e ai diritti di intere popolazioni. Altro che “energia che ti ascolta”!
E dovrebbero riflettere anche quei politici e politicanti, a cominciare da
quelli di alto e altissimo rango, invischiati nel sostenere interessi che non
erano quelli delle popolazioni che li hanno eletti. E speriamo, ora che la
giustizia amministrativa ha fatto il suo corso, che altri ambiti della
magistratura vogliano valutare la liceità di tante inopinate decisioni. Ma il
Mercure, vertenza-simbolo in Italia e oltre, non è solo uno splendido punto di
arrivo per chi crede nella intangibilità di diritti fondamentali –giustizia,
legalità, lavoro, salute, sicurezza sociale. E’ anche una vicenda che indica la
necessità di vigilare costantemente per difendere questi diritti e che dovrebbe
suggerire a chi non ha saputo o voluto tutelarli di fare un “passo indietro”
rimettendo quei mandati, primi tra tutti quelli connessi al governo del
territorio (senza infingimenti ci riferiamo in particolare agli Organi –tecnici
e politici- di governo del Parco del Pollino) che non sono stati onorati come
avrebbero dovuto. Non vogliamo continuare ad inseguire altri “Mercure”, e per
far questo occorrono uomini appassionati e competenti che difendano il nostro
territorio in primo luogo attraverso lo sviluppo economico ed occupazionale
vero, in linea con le sue vocazioni turistiche ed agroalimentari.
Agosto 2012
Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e Comitati
calabresi e lucani per la tutela della legalità e del territorio
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