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Visualizzazione dei post da novembre, 2010

Incontri con l'orso: comunicato del Parco d'Abruzzo

Orsi marsicani: attenti ai “mostri” degli uomini! Pescasseroli. - Alcuni giornali e telegiornali hanno recentemente riportato la notizia e mostrato immagini dell’avvistamento di “mamma orsa e i suoi tre piccoli”. L’avvistamento è avvenuto in circostanze del tutto particolari, anche se ormai abbastanza frequenti nel territorio del Parco e dell’Area contigua. Sempre più spesso, infatti, gli automobilisti si imbattono in animali selvaggi che attraversano le strade. Soprattutto di notte. Occorre per questo fare molta attenzione e rispettare i limiti di velocità dove sono indicati e la segnaletica mostra i tratti nei quali questi attraversamenti sono più comuni. Ma è bene essere sempre prudenti percorrendo le strade del Parco. Quando poi si ha la fortuna di incontrare questi animali, e specialmente l’orso , in simili situazioni , dice il Presidente del Parco Giuseppe Rossi, l’automobilista deve avere un comportamento attento e rispettoso, facendo in modo da disturbarli il meno possibile e

Italia Nostra: quale tutela per i boschi secolari della Sila?

Quale tutela per i boschi secolari della Sila? …. “ Nessuno che visiti questa regione deve rinunciare alla visione di questo spazio rinchiuso dalle cime dei monti. Chi abbia voglia di godere la bellezza di questi paesaggi selvosi, prima che scompaiano dalla faccia della terra, dovrà affrettarsi (a vederli)”….. Così scrive Norman Douglas in Old Calabria , pubblicato nel 1915. In quest’opera lo scrittore e viaggiatore anglo-tedesco minuziosamente descrive l’altipiano della Sila e le altre montagne della regione, che aveva visitato nel corso di uno dei suoi tre avventurosi viaggi a piedi o a dorso di mulo. Il timore di Douglas, pur a distanza di un secolo, è anche il nostro, ancora più angosciante. Da tanti anni ormai assistiamo impotenti alle continue aggressioni al patrimonio naturale ed al paesaggio a causa di numerosi tagli che interessano vaste superfici forestali  nel perimetro del Parco nazionale della Sila e nelle aree limitrofe.                                               

Ponti tibetani e finalità dei parchi nazionali - lettera di Franco Zunino

Oggetto: Concorso per un Progetto per la realizzazione di un “Ponte tibetano” in Comune di Castelsaraceno (Potenza) tra il Parco Nazionale Appennino Lucano - Val d’Agri - Lagonegrese ed il Parco Nazionale del Pollino . Dai Parchi Nazionali del Meridione continuano a giungere notizie sempre più preoccupanti sul significato che nel nostro Paese si dà a queste istituzioni. Sembra che tutte le amministrazioni, specie quelle comunali che a suo tempo, senza aver capito che un Parco Nazionale è soprattutto un vincolo per il territorio e l’ambiente e non un’iniziativa di sviluppo urbanistico, hanno acconsentito a farne parte. Ogni Comune si sta inventando i progetti più folli, progetti che mai dovrebbero essere realizzati in un Parco, per di più con soldi pubblici. L’ultima notizia giunta alla scrivente Associazione è quella di un concorso per un progetto di “ponte tibetano” nelle spettacolari gole del Racanello (l’unico tratto di questo torrente rimasto integro), finanziato dal Programm

Mamma orsa e i suoi cuccioli: incontro su una strada statale

COMUNICATO STAMPA MAMMA ORSA E I SUOI CUCCIOLI Quanto scandalismo male indirizzato! Ecco, è bastato che una notizia giornalistica vera (perché la notizia c’era tutta!) andasse in cronaca nazionale, sia della stampa cartacea sia dei media televisivi perché i soliti animalisti si mettessero a gridare alla scandalo, quando scandalo non è. La notizia? La mamma orsa con i suoi tre cuccioli (fatto questo sì eccezionale!) incontrata nottetempo sulla strada statale che da Scanno scende a Sulmona (Abruzzo), seguita passo passo da un automobilista per qualche centinaio di metri e filmati col telefonino. Un fatto inconsueto, ma un fatto casuale, non voluto. Nessuno è andato a cercare l’orso per poi disturbarlo o infastidirlo per tentare di fotografarlo o riprenderlo. Il vero disturbo agli orsi avviene durante la stagione turistica quando per curiosità o per “amore” di quest’animale in tanti si accodano in comitive organizzate da cooperative, associazioni ed accompagnatori che dietro lauti paga

Centrale Enel: minacce e aggressioni a Ulderico Pesce

COMUNICATO STAMPA Le vicende legate al progetto dell’ENEL sulla Centrale del Mercure si vanno sempre più connotando di inquietanti particolari ed episodi. Tale è l’aggressione, a Ulderico Pesce, riportata dalla stampa, in occasione della diretta televisiva di RAI3 Calabria “Buongiorno Regione”. Aggressione a base di sputi, minacce verbali e gravissime affermazioni, da parte di figuri  “sensibili” alle tesi dell’ENEL. Al noto attore e autore lucano, di cui è ben conosciuto l’impegno sociale, si rimproveravano, evidentemente, le prese di posizione e le iniziative a tutela del territorio e delle popolazioni del Mercure. Ma affermazioni del tipo: “la mafia è con noi”, introducono un elemento di fortissima preoccupazione non solo per l’incolumità personale di chi democraticamente e pacificamente si oppone al progetto dell’Enel, ma anche sull’agibilità democratica della vertenza e sul futuro stesso del territorio. Che la delinquenza organizzata sia a sostegno delle ragioni di chi vuole la ri

Centrale Enel, ultimi sviluppi dopo provvedimento Regione Basilicata

COMUNICATO STAMPA La risoluzione del Consiglio Regionale della Basilicata contro la Centrale ENEL del Mercure, con la deliberata impugnazione del provvedimento autorizzativo emanato dalla Regione Calabria, è fatto di massima importanza, che da un ulteriore impulso alla positiva definizione di questa oscura e brutta vicenda. L’esito della votazione -un solo astenuto- dimostra inoltre come la condanna della politica industriale di ENEL, predatoria e devastante, sia stata unanime, senza distinzione di appartenenza politica. E su questo dovrebbero meditare i pochi che in Calabria, ancora cercano di strumentalizzare una vicenda che merita solo di essere archiviata e dimenticata al più presto. Come patetiche sono le “uscite” di Enel, come al solito ventriloqua, per bocca del fantomatico Comitato per il si, i cui sparuti rappresentanti sono stati reclutati, per mancanza di adesioni, a centinaia di chilometri dal Mercure. I deliranti comunicati sulla perdita di migliaia di posti di lavoro c

Enel e biodiversità: la tutela (di facciata) della lontra nel 2010, anno della biodiversità

  Che l’Enel ormai si autorappresenti come un’industria dell’energia che tra i suoi nobili intenti ha a cuore la salvaguardia dell’ambiente è cosa risaputa. Basta andare sul sito di questa eco-impresa per comprenderlo: fonti rinnovabili, nucleare, eolico, fotovoltaico… tutte le politiche imprenditoriali dell’impresa vengono presentate come disinteressate iniziative di volontariato a favore dell’ambiente. Sembra proprio il sito di un’associazzione ambientalista: qualcuno potrebbe domandarsi se stiamo parlando del sito dell’ Enel o di associazioni come Greenpeace e WWF. Finchè si parla di energia possiamo anche capire i signori dirigenti di questa multinazionale: è ovvio che nelle strategie aziendali di una multinazionale come Enel, l’investimento per il profitto nelle fonti di energia rinnovabile, e nel nucleare, e nel carbone (e chi più ne ha più ne metta! ) venga anche presentato sotto la patina dello Sviluppo Sostenibile, della lotta ai cambiamenti climatici e dell’osservanza del

Nuove aree Wilderness in Campania: è nata l'area wilderness Monti Alburni!

Monti Alburni  E' con vero piacere che vi annuncio la designazione di quattro aree wilderness nella Campania. In particolare è un vero successo la designazione dell'Area Wilderness  dei Monti Alburni, di più di mille ettari, compresa nei confini del Parco Nazionale del Cilento. Ricordo che nelle aree wilderness è vietato ogni tipo di costruzione antropica, sia essa una strada, un sentiero attrezzato o ipersegnalato, rifugi, impianti di risalita e quant'altro. Vincoli che si aggiungono a quello preesistente della caccia. Si cerca, con tale designazione, di applicare anche in Italia il concetto conservazionista della Filosofia Wilderness, seppure in contesti ambientali radicalmente diversi  da quelli americani (dove tale concetto di conservazione si è originato), per l'elevata pressione antropica delle nostre aree "selvagge", esercitatasi lungo i secoli  fin dagli albori della civiltà. Ma le aree wilderness, intese nell'accezione di spazi relativamente inco

Lupi nel savonese, l'ENPA li vuole ma poi mistifica la realtà

COMUNICATO STAMPA I LUPI E L’ENPA SAVONESE Per anni un poco tutti hanno auspicato il ritorno dei lupi in Liguria e nel savonese in particolare (dove non sono mai stati presenti negli ultimi decenni, neppure durante il famoso “trasferimento” della specie dagli Appennini alle Alpi - perché, ovviamente, i lupi venivano dalla Francia!). Ora che sono finalmente arrivati (almeno sembrerebbe da alcune segnalazioni di questo ultimo anno) ecco che proprio chi tra i tanti ne auspicava l’arrivo è lì pronto a sostenere che le ultime predazioni di pecore nel Parco del Beigua non sarebbero addossabili ai lupi, ma a cani (inselvatichiti o meno che siano). Si vorrebbero i lupi, ma che siano lupi buoni. Esilarante! Ed il bello è che la tesi dell’ENPA per fare quest’affermazione è la seguente ( La Stampa del 3.11.2010): “ I lupi cacciano prevalentemente animali selvatici malati o indeboliti, come cinghiali e caprioli ”. Altrettanto esilarante! Da manuale, da enciclopedia degli animali! Ma questi

Savona: il ritorno del lupo a tutti i costi... anche se non è italiano

COMUNICATO STAMPA CENTRALI EOLICHE E LUPI IN PROVINCIA DI SAVONA Ecco, sono tornati i lupi, hanno scritto i giornali del savonese negli ultimi giorni. Ma i lupi non sono tornati, sono solo finalmente arrivati; anzi, stanno arrivando sempre più numerosi... Tempo fa a Calizzano e Bardineto, ora nel Parco del Beigua. E non provengono dagli Appennini, ma più probabilmente dalle Alpi, cioè dal ceppo da cui la popolazione si è generata dopo le ripetute liberazioni fatte sul versante francese da parte degli amanti di quest’animale, che pur di averlo non hanno esitato a liberare quelli che detenevano nei recinti d’oltralpe, senza andare troppo per il sottile in merito alla loro purezza genetica e provenienza geografica, come ha stabilito una Commissione d’inchiesta del governo francese qualche anno fa (con una documentata relazione in tre volumi di cui in Italia tutti ignorano l’esistenza, o si finge di ignorarla). Mentre nel savonese sono stati registrati attacchi di lupi a greggi di pecor

Report smaschera l'Enel

                         COMUNICATO STAMPA Continua il rilancio della vertenza della Centrale ENEL della Valle del Mercure, a livello locale e nazionale. L’audizione del Forum “Stefano Gioia” da parte della IIIa Commissione Permanente della Regione Basilicata, presieduta dall’on.le Giannino Romaniello, ha segnato certamente un momento assai importante nella definizione delle illegittimità che interessi politico-affaristici, con cinismo e irresponsabilità, hanno orchestrato e stanno orchestrando a danno della legalità, dei diritti e degli interessi delle popolazioni della Valle. Alta è adesso l’attesa per la seduta del Consiglio Regionale della Basilicata, convocato per mercoledì 3 novembre, visto che, dopo ben otto anni di attesa, la vicenda della Centrale ENEL approda finalmente alla discussione d’aula. Appuntamento importante e delicato, che contribuirà a chiarire le posizioni della politica lucana nei confronti dei poteri forti da una parte e dei diritti delle popolazioni amministr