Centrale Enel... una tiritera dura a morire: Regione Calabria concede autorizzazione, Ente Parco in posizione attendista
articoli tratti da www.olambientalista.it
Centrale del Mercure, c’è il decreto della Regione Calabria
Centrale del Mercure, c’è il decreto della Regione Calabria
6 OTTOBRE 2010
La Regione Calabria ha autorizzato, con proprio decreto, la riattivazione della centrale ENEL del Mercure. Il provvedimento è stato firmato dall’ing Ilario De Marco, dirigente del Dipartimento Attività Produttive. Secondo il dirigente De Marco il decreto sarebbe “ un atto dovuto visto che tutti i pareri, compresa l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) sono favorevoli”. La Regione Calabria ha recepito anche il parere favorevole dell’Ente Parco del Pollino anche se lo aveva successivamente sospeso. “Il parco – ha ribadito De Marco ai quotidiani locali – ha scritto di non essere favorevole in linea di indirizzo. Ma a noi l’indirizzo non interessa, bensì la risposta tecnica che da parte del Parco è sempre stata favorevole alla riattivazione della centrale. A ciò si aggiunga anche il parere rilasciato nella valutazione d’incidenza sia della Calabria che dalla Basilicata. Ognuno si assuma le proprie responsabilità”. Il decreto dovrà essere pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria. Il Forum S.Gioia ed i Comuni di Rotonda e Viggianello preannunciano ricorsi su quello che viene definito un atto non efficace in assenza del parere dell’Ente Parco, mentre al momento non è nota proprio la posizione dell’Ente Parco in merito a possibili ricorsi legali contro una decisione che mina l’ambiente e la salute dei residenti. Sull’autorizzazione della Regione Calabria c’è intanto da registrare l’affermazione del sindaco di Castelluccio inferiore, Roberto Giordano che esprime “soddifazione… su un atto che fa uscire dalla logica del no a tutto”.
6 OTTOBRE 2010
La OLA (Organizzazione Lucana Ambientalista) – in seguito all’emanazione da parte della Regione Calabria del decreto autorizzativo per la centrale del Mercure – sollecita l’Ente Parco Nazionale del Pollino a ricorrere perentoriamente contro tale decisione, non appena verrà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Calabria. Infatti, ad oggi, le posizioni e la condotta assunte dalla direzione del Parco sono risultate essere inadeguate e doppiogiochiste, nonostante le continue sollecitazioni della associazioni ambientaliste e dei comitati di cittadini, che più volte hanno invocato una risposta tecnica di contrarietà al progetto, altamente impattante, di Enel spa.
Ragion per cui, la posizione non favorevole in linea di indirizzo espressa dalla direzione del parco del Pollino è servita, esclusivamente, da assist a chi pone, innanzi tutto, l’interesse privato davanti alla tutela dell’ambiente e alla salute dei residenti. La nostra Organizzazione – stigmatizzando tutte le improbabili affermazioni di quei “sindachicchi” che pensano di risolvere con una centrale sovradimensionata i problemi delle loro comunità – spera in un ricorso dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, che sappiamo essere a conoscenza dell’assurdità del progetto, facendo chiarezza sul ruolo dell’attuale direzione del Parco, risultata del tutto inadeguata ed all’altezza della funzione di salvaguardare l’ambiente dell’area protetta e gli interessi della comunità, nonostante che sulla vicenda vi fossero espressioni di volontà contrarie alla messa in funzione della centrale del Mercure, proprio da parte del Consiglio Direttivo e della Comunità del Parco, assunte in forma ufficiale e non recepite dalla Direzione del Parco.
Centrale del Mercure: la “ventriloqua” Enel spa
Un’Enel “ventriloqua” continua a parlare con la bocca di altri, che oltre alla dignità, hanno perso, e da tempo, il senso del reale. Ecco come uno sparuto gruppo di “sostenitori a gettone”, del tutto estranei al territorio, diventano migliaia di persone, mentre le devastazioni -economiche, occupazionali, ambientali- che la Centrale del Mercure determinerebbe, diventano, come per incanto, vantaggi. Bisognerebbe però chiedersi come mai questi vantaggi siano da sempre sfuggiti e ancora sfuggano alle popolazioni che abitano questa terra, aggredita e vilipesa. E così anche una semplice delibera di un ossequioso funzionario, ancora neanche pubblicata, diventa LA vittoria definitiva. Falso, falso, falso. Non sarà certamente questo documento a chiudere la partita. Documento, pieno di incredibili e evidentissimi “errori”, emesso senza che nessuna Conferenza di Servizi sia stata convocata, e che servirà invece a capire chi vorrà difendere la legalità e chi interessi estranei e opposti a quelli delle popolazioni.
Certo è che questo documento rimanda anche alle gravissime responsabilità di un Ente Parco imbelle e subalterno, che con la sua politica, volutamente attendista e rinunciataria, ha consentito questo squallido tentativo che troverà le risposte adeguate, di legalità -in Italia e presso la Comunità Europea- e da parte della popolazione sulla cui pelle in troppi cercano di speculare. I festeggiamenti degli “amici” dell’Enel sono perciò assolutamente fuori posto. La vicenda della Centrale finirà soltanto quando quell’ammasso di amianto e ferraglia rugginosa, dismesso dai lontani anni novanta, verrà smontato e portato lontano dalla nostra terra. [di Forum “Stefano Gioia” delle Associazioni e Comitati calabresi e lucani per la tutela della legalità e del territorio]
Commenti
Posta un commento