COMUNICATO STAMPA
Siamo lieti di comunicare all’Enel ulteriori brutte notizie
circa quel rottame enfaticamente definito centrale del Mercure. Notizie pessime
per Enel ma, in compenso, ottime per le popolazioni che da oltre dieci anni
vivono sotto l’incubo del suo predatorio progetto. Dopo il confortante esito
dell’udienza del TAR promossa dai Sindaci di Viggianello e Rotonda, il 24
gennaio scorso, in cui il Tribunale Amministrativo ha riconosciuto la
fondatezza del ricorso, è ora il turno del Forum Ambientalista Nazionale a
scendere in campo per la tutela della salute, del lavoro e dei diritti della
gente della Valle. Il 21 febbraio, infatti, si terrà, sempre al TAR, una
udienza sul procedimento promosso, questa volta dall’Associazione
ambientalista, contro la centrale del Mercure. Come più volte ribadito,
soprattutto coi fatti (manifestazioni, proteste, occupazioni, presidi, azioni
legali), il messaggio, da parte degli abitanti della Valle del Mercure per
l’Azienda elettrica, è uno e uno solo: ANDATE VIA! Le rivendicazioni di un
intero, prezioso, comprensorio, all’interno del Parco Nazionale del Pollino, e
le relative iniziative, non avranno un attimo di tregua se non dopo il
raggiungimento dell’unico obiettivo possibile ed accettabile: lo smantellamento
del mostro del Mercure. Obiettivo in parte già raggiunto, per la verità, con la
sentenza del Consiglio di Stato dell’agosto scorso, che ora l’Enel e i suoi
degni compari cercano, vanamente, di ribaltare. Ma, in questa losca vicenda,
oltre agli aspetti legali ce ne sono altri, dell’ultim’ora, che riguardano
proprio il funzionamento, anzi il mancato funzionamento, della centrale. Voci
insistenti parlano di una impossibilità della centrale ad una attività
continuativa, a causa di inadeguatezze tecnologiche e obsolescenze strutturali.
Di certo, allo stato, il mostro “non fuma”. Altro che tecnologie di ultima
generazione!!!. In ogni caso, il cumulo di biomassa, scenograficamente
accumulata sul piazzale della centrale, continua sinistramente e tristemente a
fumare e imputridire, senza essere utilizzata. E’ diventata, insomma, essa
stessa un problema, essendo ormai, di fatto, equiparabile ad un ingombrante e
pericolosa massa di rifiuti. E che dire delle preoccupazioni dello stesso
sindaco di Laino Borgo?, scopertosi fervido sostenitore dell’Enel, dopo
l’elezione (prima ne era fiero avversario e in questa qualità era stato
eletto…). Sindaco che, a causa di odori nauseabondi e proteste di cittadini
preoccupati per la loro salute, ha pubblicamente dichiarato di aver richiesto
addirittura l’intervento dell’ARPACAL, per vederci chiaro. Insomma, se non ti
puoi fidare neanche più degli amici…
2 febbraio 2013
Forum “Stefano Gioia”
delle Associazioni e
Comitati calabresi e lucani
per la Tutela della
Legalità e del Territorio
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