Passa ai contenuti principali

Parchi e spesa pubblica: lettera dell'AIW in merito al ponte sulla Gravina





                                                                           
Oggetto: Progetto per la realizzazione di un ponte attraverso la Gravina di Matera: Parco Regionale e sito SIC e ZPS.


La scrivente Associazione ha appreso di un progetto in itinere per la realizzazione di un ponte pedonale attraverso la Gravina di Matera, in zona di “riserva integrale” dell’omonimo Parco Regionale, nonché sito SIC e ZPS.

Da quanto noto mediante la visione del grafico progettuale, pur trattandosi di un ponte di servizio ad un sentiero turistico, sorgono molti dubbi sul suo aspetto estetico (sembrerebbe struttura estremamente moderna ed affatto inserita in un contesto di ambiente naturale), peraltro comprovato dallo stesso costo dell’opera (si parla di oltre 100.000,00 Euro!), per cui sembra alla scrivente, che piuttosto che cercare di risolvere un problema logistico per l’attraversamento della Gravina, si voglia soddisfare il desiderio di spendere più danaro possibile: come, purtroppo, quasi sempre avviene quando si parla di progetti pubblici! Non vorremmo che il “problema” della sentieristica, diventi una scusa per la realizzazione di un’opera quanto meno discutibile, che magari mai si sarebbe realizzata se non fosse stato istituito il Parco!


Informata quindi in merito all’esigenza di migliorare l’itinerario turistico per cui si richiede tale opera, la scrivente Associazione ritiene la stessa ECCESSIVA e, pertanto, di negativo impatto per lo scenario dei luoghi; certa che altre soluzioni di minor impatto (e certamente di minor costo!) possano trovarsi, soprattutto mirate al massimo rispetto dei luoghi, quindi escludendo qualsiasi uso di materiale che non sia locale, quale pietra e legno, e foggia non avveniristica.

Esprime pertanto la propria opposizione allo schema di progetto di cui si è avuto visione, e richiede alle autorità preposte alla sua verifica di valutare quanto sopra, prima di autorizzare un opera così COSTOSA ed impattante. E ritiene anzi, vista la scarsa influenza alluvionale sull’attraversamento del corso d’acqua di fondovalle, che forse proprio un ponte, sia opera eccessiva, quando si potrebbe magari trovare una soluzione più pratica di attraversamento, sebbene dovesse essere manutenuta per ogni alluvione che dovesse interessarla.

Con riserva di valutale l’opera in oggetto, o altra similare con cui la si volesse sostituire, a lavori ultimati, si porgono distinti saluti.


                                                                       IL SEGRETARIO GENERALE
                                                                                     (Franco Zunino)

Commenti

Post popolari in questo blog

Le variazioni casuali in Darwin

Le variazioni casuali Le implicazioni metodologiche e filosofiche di un concetto centrale della teoria darwiniana* Saverio De Marco Introduzione Il concetto della variazione casuale è alla base dell’impianto teorico darwiniano sulla selezione naturale. In questa tesi vorrei descriverne la sua genesi e le sue implicazioni, avendo come riferimento l’opera più importante di Darwin, L’origine delle specie , rilevarne le critiche a cui fu sottoposta e mettendo in risalto il carattere di innovazione metodologica profonda. Consapevole di addentrarmi in un campo vasto e complesso, una parte di questo lavoro tenterà una breve rievocazione degli studi sulla genetica successivi a Darwin, che consentirono di scoprire le cause della variazione, problema che Darwin aveva lasciato insoluto. Fu però proprio l’ammissione dell’inconoscibilità delle cause che consentì a Darwin di superare gli ostacoli che si frapponevano alla sua teoria e che ne determinò il suo carattere “aperto” all

La Gioconda: il Pollino ai tempi della speculazione edilizia - di Domenico Cerchiara

ruspa al lavoro nei pressi della Fagosa - foto di D. Cerchiara Sono lieto di proporre all’attenzione dei lettori una testimonianza dell’amico Domenico Cerchiara  ex sindaco di San Lorenzo Bellizzi e uno dei primi promotori della protezione ambientale nel Pollino. Negli anni Settanta Domenico si oppose ai tentativi di speculazione edilizia della “Gioconda”, una società immobiliare che avrebbe voluto riempire il Pollino di strade asfaltate, villette e ristoranti in luoghi ricadenti in quelle che diventeranno le aree naturali più importanti del Parco Nazionale. Abbiamo chiesto a Domenico di illuminarci su queste vicende, dopo un’escursione da Fagosa a Casino Toscano, durante la quale chi scrive aveva incontrato vari fabbricati e baracche di cui si ignorava l’origine. Dobbiamo essere tutti grati a persone come Domenico Cerchiara e ad altri, che in quel periodo si opposero a questi avvoltoi (con rispetto per gli avvoltoi veri) senza scrupoli. E immagino che all'epoca, viste

FRANCO ZUNINO: IL JOHN MUIR ITALIANO!

FRANCO ZUNINO: IL JOHN MUIR ITALIANO! (Il più controverso ambientalista italiano) Tessera n. 276 del WWF Italia (rinnovata ogni anno dalla fondazione, forse, con Pratesi, il Socio più anziano!), il primo ad aver effettuato ricerche scientifiche sull’Orso Marsicano. Nei primi anni ’80 diffonde in Italia il wilderness concept e le sue implicazioni filosofiche e conservazionistiche, fondando nel 1985 l’Associazione italiana per la wilderness (AIW) di cui è tuttora Segretario Generale. Le sue posizioni su problematiche spinose, come la conservazione degli ultimi spazi naturali, il turismo nei parchi, le strategie di conservazione di specie vulnerabili, caccia, nucleare, hanno diviso e fatto discutere il mondo ambientalista e l’opinione pubblica. Una delle ultime esternazioni ha riguardato la sua posizione favorevole al contenimento anche “cruento” della crescita demografica del lupo, con l’apertura agli abbattimenti ragionati di esemplari problematici, come già realizzato in altri Paesi