Due foto del bellissimo panettone di ofiolite che la stupidità umana vorrebbe oggi deturpare, con l'installazione di cinque "uova giganti"... uno scempio di pessimo gusto che gli ideatori di ArtePollino chiamano "Arte" - su concessione di B. Scutari
Il comunicato ufficiale di Franco Zunino sullo scempio delle "Uova Giganti".... Zuinino è segretario dell'Associazione Italiana Wilderness, uno dei pionieri del conservazionismo che lotta da anni per la salvaguardia degli ultimi spazi selvaggi rimasti in Italia e per la diffusione del concetto di Wilderness.
Indio
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Oggetto: Progetto per la realizzazione di cinque “Uova giganti” in località Pietra Capavola (Gugno dell’Acero) del Comune di Terranova di Pollino (Parco Nazionale).
La scrivente associazione intende con la presente opporsi allo scandaloso progetto relativo alla realizzazione di cinque “uova giganti” in località Pietra Capavola (Gugno dell’Acero) in Comune di Terranova di Pollino, nel Parco Nazionale del Pollino; iniziativa che rientrerebbe in un progetto “Arte Pollino” della Regione Basilicata e dall’Unione Europea con coinvolgimento di noti artisti contemporanei di livello internazionale.
Nell’ambito di questo progetto già è stata sfregiata una località nei pressi del Sarmento con un cosiddetto “Teatro Vegetale” in Comune di Noepoli ed un cinema-bunker a Latronico: milioni di euro buttati al vento per opere che, oltre che inutili saranno anche presto destinate a deperire (o a costose manutenzioni!): le solite cattedrali nel deserto del nostro Sud, con opere e lavori supporto (strade, spianamenti, ecc.) per fare arricchire solo poche ditte e personalità.
Ora si vorrebbe replicare con cinque “Uova Giganti” di un altro artista tedesco. Per l’ubicazione di detta “opera d’arte” sarebbe stato scelta una bellissima ed insolita caratteristica geologica che meriterebbe una severa protezione per il suo valore naturalistico di per sé, e che invece si vuole stravolgere, ignorando assolutamente tutti i vincoli esistenti, da quello paesaggistico e quello del Parco Nazionale.
Un nostro collaboratore (Saverio De Marco) che conosce bene quei luoghi e che li ama per esservi nato, così ne ha descritto in un articolo visitabile nel sito: http://www.olambientalista.it/index.php/uova-giganti-artepollino/
« (...) La seconda edizione di ArtePollino è davvero allarmante, in quanto prevede l’installazione di una famigerata opera d’arte in una delle aree più belle ed integre del Parco. Ecco quello che si legge sul sito di ArtePollino: “invece Nils-Udo, artista tedesco ha individuato una collina rocciosa, con la cima ricoperta d’erba, situata tra Casa del Conte e Aquatremola in territorio di Terranova del Pollino. Sull'altopiano vorrebbe disporre cinque uova giganti di pietra, che si possano vedere da lontano. Sotto le uova vorrebbe mettere un tappetino di ghiaia per sottolineare il contrasto di colore delle uova rispetto alla Pietra Capanna”. Le uova giganti dovrebbero essere installate sullo splendido “panettone” di ofiolite che ha alle spalle l’ancora più splendido, integro e selvaggio scenario delle foreste di Cugno dell’Acero che risalgono fino alle rupi e ai pini loricati della Serra di Crispo. Roba da far venire il voltastomaco perché rappresenta uno sfregio ad uno dei paesaggi wilderness più belli dell’intero Parco Nazionale! E aggiungo di più: sarebbe un’offesa oltre che al paesaggio anche alla dignità delle popolazioni locali. (...) Le opere d’arte sul Pollino le abbiamo già e sono i suoi immensi tesori naturalistici, la sua natura incontaminata, la ricchezza di biodiversità, il paesaggio agreste delle valli, la sua storia e la sua cultura, la possibilità di sperimentare ancora oggi quelle sensazioni che si provano a contatto con la natura selvaggia! In un Parco Nazionale degno di questo nome opere come quella di Nils-Udo dovrebbero essere semplicemente vietate! »
Non si confonda la sensibilità artistica come sinonimo di beltà ed armonia. Essa può anche essere così intesa, ma in un museo o su di una piazza: non in uno scenario di integro ambiente naturale!
Ricordiamo che il primo scopo di un Parco Nazionale è, ovunque nel mondo, la conservazione di luoghi di elevato valore ambientale e paesaggistico e di biodiversità; non il loro stravolgimento per finalità turistiche, magari con la scusa (perché tale è) di valorizzare antropicamente dei luoghi naturali. Se questo è lo scopo che nel nostro Paese si vuole dare ai Parchi Nazionali, allora è prova che i nostri politici non hanno capito nulla della loro funzione! Essi vogliono solo legare la conservazione dei patrimoni ambientali ad iniziative di sfruttamento del territorio, come si faceva prima dei Parchi! Da “Il Gattopardo”: cambiare tutto affinché tutto resti come prima!
Scandaloso è anche lo sperpero di danaro pubblico in questo momento di crisi internazionale e soprattutto nazionale. Il nostro Meridione non ha bisogno di opere milionarie utili solo per chi le realizza e, chissà, forse anche per chi, in loco, le autorizza.
IL SEGRETARIO GENERALE
(Franco Zunino)
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