IN
BASILICATA: VIOLENTATO IL FIUME FRIDO!
Se ci voleva una
prova del come oggi sono gestiti i nostri Parchi Nazionale, ormai sempre visti
come risorse o “industrie” procacciatrici di posti di lavoro e di turismo,
ovvero per finalità a mero scopo commerciale ed a totale danno del patrimonio
naturalistico che in quanto “Parchi” essi avrebbero la mission di tutelare, oggi ne abbiamo l’ennesima: per combattere il
surriscaldamento globale, le cui origini antropiche sono estremamente
discutibili (ma di cui, non a caso, sono convinti gli appaltatori dei progetti
da fonti rinnovabili ed i loro sponsor politici!), anche il Parco Nazionale del
Pollino ha autorizzato la costruzione di una centralina idroelettrica sul corso
del fiume (o torrente) Frido, tra i Comuni di Viggianello, San Severino Lucano
e Chiaromonte, in Basilicata, nei limiti del Parco Nazionale e, quel che è più
grave, nella sua Zona 1 a maggiore tutela!
Quello che
andava conservato era il patrimonio ambientale e naturalistico che il Frido
rappresenta; invece si è preferito mercificarlo per una finalità “ecologica”: la
produzione di energia pulita da parte delle sue acque! Quelle acque che sì,
PRIMA erano ecologiche, pure, ed integre le sue sponde in uno scenario
naturalisticamente altrettanto integro. PRIMA! Oggi è solo mero sfruttamento
ecologico! Eppure anche il Parco Nazionale ha dato il suo assenso, né più né
meno di quello che avrebbero un tempo fatto la Cassa per il Mezzogiorno o le
Comunità Montane, quando per contrastare simili opere TUTTE le organizzazioni
ambientaliste dell’epoca (quando erano meno soggette o assoggettate alla
politica!) si sarebbero opposte e avrebbero (come si fece allora) chiesto la
creazione di un Parco Nazionale per tutelare il fiume. Oggi il Parco Nazionale
c’è, ma non è servito a nulla: messo in mano ai politici ha perso la sua
funzione originaria ed ideale e si è trasformato in una “Cassa per il
Mezzogiorno” o in una “Comunità Montana” qualsiasi! D’altronde, non è una
novità che ex politici ed ex Presidenti di Comunità montane si siano
trasformati in Presidenti di Parchi Nazionali (il Parco Nazionale d’Abruzzo docet!).
Resta il fatto
SCANDALOSO che la valle del Torrente Frido sia stata stravolta da una enorme
strada che lo bordeggia e quasi lo ricopre al fine di realizzare la centrale
idroelettrica: un’opera a parole ritenuta “ecologica”, ma che è un vero e
proprio scempio ambientale, come lo saranno le opere che seguiranno!
Non si sa a
quanto servano oggi le proteste tardive, a lavori ampiamente iniziati, ma ci si
augura che qualche autorità si muova per impedire che lo scempio si completi e
che anche questo nostro angolo di “grande bellezza” vada perduto per sempre.
Perché prima che le fonti alternative, è la bellezza naturale ad essere
ecologica! E non la si può sciupare giocando con le parole “ecologia”, “fonte
alternativa”, “fonte rinnovabile”, “cambiamenti climatici”, “surriscaldamento
del pianeta”. Se proprio si vuole dare un contributo alla campagna politica,
non si utilizzino risorse e luoghi naturali nell’ambito di aree protette, né di
aree di alto valore ambientale-naturalistico! Altrimenti si prende a calci la
stessa ecologia!
Che il Ministero
dell’Ambiente non pensi tanto e solo a salvare il Pianeta, quanto a salvare
almeno qualche angolo della nostra Patria! Se per salvare il Pianeta ci
dobbiamo giocare questi luoghi, allora forse sarebbe meglio rimandare ad altre
scelte coraggiose il compito di farlo. I Parchi Nazionali non sono né devono
essere agenzie o aziende turistiche: devono avere il compito primo di
salvaguardare le bellezze naturali per cui furono ideati! Quei politici che non
desiderano questo e li vedono solo come posti di potere e aree di sviluppo
economico lascino le loro “cadreghe” e si diano ad altri compiti loro più
consoni.
Gravissimo il
fatto che per giustificare questo scempio la stessa Regione Basilicata citi ben
33 tra leggi, decreti, deliberazioni, disciplinari per autorizzarlo! Una cosa
che solo in un Paese come l’Italia è possibile!!! UNO SCANDALO NELLO SCANDALO!
I Parchi
Nazionali hanno (dovrebbero avere) una diversa funzione che non lo sviluppo dei
territori, né la loro valorizzazione in senso economico, valorizzazione che
dovrebbe scendere in seconda se non ULTIMA categoria! Non si può sfregiare il
Pianeta con la motivazione che ciò servirà a salvarlo!
Murialdo,
16 Giugno 2017 Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness
foto: Gruppo Lupi San Severino Lucano
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