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Il Tar dà ragione all'Enel: il comunicato del Forum Stefano Gioia

COMUNICATO STAMPA
Il Forum “Stefano Gioia” fa rilevare che la decisione del TAR di Catanzaro, che ha respinto i ricorsi presentati contro la centrale del Mercure,  giunge dopo oltre cinque mesi dall’udienza del 21 luglio, nel cuore delle festività natalizie (ma noi siamo sempre all’erta…) e si basa su motivazioni lacunose e non convincenti oltre che non condivisibili. E si va ad aggiungere ai tanti pronunciamenti dell’organo amministrativo catanzarese in palese contrasto con le legittime aspettative dei territori e delle popolazioni calabresi. Sentenza che, per altro, abbiamo piena fiducia possa essere ribaltata, come già più volte accaduto, dagli Organi decisionali sovraordinati.  Per questo promuoveremo e appoggeremo i ricorsi al Consiglio di Stato che contiamo definiscano finalmente, secondo criteri di legalità e giustizia, una vicenda oscura e preoccupante che rischia di ledere in maniera irreversibile le prospettive di occupazione e sviluppo dell’intera Valle del Mercure, oltre a mettere a repentaglio la salute delle popolazioni residenti.
Vogliamo inoltre sottolineare con forza un aspetto importantissimo della vicenda, venuto alla ribalta solo da alcune settimane e che sarà elemento forte dei ricorsi al Consiglio di Stato, oltre che di nuove, autonome iniziative legali. Si tratta della comparsa di una relazione datata 1987, finanziata proprio da Enel e commissionata dall’Amministrazione di Laino Borgo del tempo, che dimostra la fondatezza dei timori riguardanti i possibili rischi per la salute delle popolazioni della Valle del Mercure e il negativo, pesantissimo impatto ambientale legati alla eventuale riattivazione della centrale del Mercure, anche a causa del traffico veicolare ad essa collegato. E’ un fatto, tanto indiscutibile quanto sorprendente, e per molti versi inquietante, che Enel abbia ottenuto le autorizzazioni ambientali da parte ella Regione Calabria e Basilicata, presentando, nelle documentazioni presentate, non i dati relativi alla Valle del Mercure, che pure erano in suo possesso, ma quelli del distante e diverso territorio di…Latronico, accampando la scusa…dell’assenza di dati relativi alla Valle del Mercure!
Continueremo inoltre l’iter presso la Commissione dell’Unione Europea, in quanto riteniamo che il progetto dell’Enel stia violando anche norme e leggi europee oltre che italiane. 
Un ultimo aspetto ci preme sottolineare. Enel continua nel suo solitario tentativo di conculcare la volontà delle popolazioni locali che mai accetteranno l’esproprio dei propri legittimi diritti ed interessi. Forme di mobilitazione e di lotta, come sempre tanto ferme quanto pacifiche e democratiche, riprenderanno immediatamente fin dai prossimi giorni.

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