Esiste un ottimo sito per seguire l'aumento della CO2 nell'atmosfera (chi non mastica l'inglese se lo può tradurre con Google traduttore, sia utilizzando Chrome che lo fa in automatico):
Ci
sarebbe da fare un sacco di commenti... basta considerare solo questo:
la concentrazione attuale, 394 ppm, è già superiore a quella che c'era
nel Pliocene, tra i 7 e i 2 milioni di anni fa, (allora era
da 360 a 400 ppm), quando provocava tre gradi di temperatura media in
più rispetto ad oggi, il livello del mare era 25 m più alto, in Antaride
cresceva una vegetazione arbustiva, le foreste nel nostro emisfero si
estendevano 2000 Km più a Nord e la calotta polare artica non
esisteva...
Bene! Tutti i vari accordi e protocolli (Kyoto, Rio, ecc...) prevedevano una
riduzione progressiva delle emissioni di CO2 (entro il 2015.. vien da
ridere vedendo i grafici...) ma è di questi giorni la notizia che in
Italia si autorizzeranno e si incentiveranno nuove trivellazioni per gas
e petrolio (persino vicino alle Tremiti), mentre nel resto del mondo
continua la corsa forsennata allo sfruttamento di nuovi giacimenti (le
sabbie bituminose, i giacimenti che diverranno disponibili nell'Artico
con lo scioglimento della banchisa, ecc..)....
Mi sembra di vivere in una società schizofrenica, su un giornale di qualche settimana fa due pagine erano dedicate con grande enfasi alle nuove misure per la ripresa economica (tra cui le trivellazioni) e più avanti (sullo stesso giornale!) altre due pagine di articoli che denunciavano con costernato allarme
come l'aumento continuo della CO2 e altri gas serra in atmosfera stia
portando a gravi sconvolgimenti climatici, molto peggiori di quanto ci
si aspettasse.
Ma
governi e organismi internazionali che stanno a fare? Perchè invece di
perdere tempo prezioso non organizzano un Piano Marshall mondiale per il
Clima, per frenare questa assurdità? Si potrebbe dare lavoro a milioni
di persone e a migliaia di aziende con le energie alternative, e
bloccare nel giro di pochi anni l'utilizzo dei combustibili fossili...
fino a pochi anni fa si diceva che non era possibile per motivi
economici, ora coi costi bassissimi del solare, con le rese del solare
termico, con l'eolico, ma soprattutto con la consapevolezza del rischio a
cui andiamo incontro, dovrebbe essere l'unico obiettivo da
perseguire...
Non
ho parole, ormai siamo frastornati dai campanelli di allarme sul clima
che ci squillano intorno, ma continuiamo ad andare avanti come sempre,
perseguendo gli stessi modelli di sviluppo sprecone e consumistico, con
variazioni di facciata ridicole e inutili (come sforzarsi di diffondere
il riciclaggio dei rifiuti, ma non far nulla per eliminare la gran massa
di rifiuti inutili, dagli imballaggi agli oggetti usa e getta).
Chi
volesse approfondire il tema del riscaldamento climatico può leggere il
libro documentatissimo (ogni affermazione dell'autore ha la nota con la
pubblicazione scientifica da cui è tratta) di Mark Lynas SEI GRADI,
Fazi Editore.
Il
libro è veramente straordinario, si legge d'un fiato ed è avvincente
come un romanzo; è uscito nel 2008 e alcune previsioni dopo soli quattro
anni sono già state superate, in peggio, dai fatti.
Il link per recensioni ed eventuale acquisto:
Giorgio Braschi
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