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Riscaldamento globale e crescita economica. Una riflessione di Giorgio Braschi


Esiste un ottimo sito per seguire l'aumento della CO2 nell'atmosfera (chi non mastica l'inglese se lo può tradurre con Google traduttore, sia utilizzando Chrome che lo fa in automatico):

http://co2now.org/

Ci sarebbe da fare un sacco di commenti... basta considerare solo questo: la concentrazione attuale, 394 ppm, è già superiore a quella che c'era nel Pliocene, tra i 7 e i 2 milioni di anni fa, (allora era da 360 a 400 ppm), quando provocava tre gradi di temperatura media in più rispetto ad oggi, il livello del mare era 25 m più alto, in Antaride cresceva una vegetazione arbustiva, le foreste nel nostro emisfero si estendevano 2000 Km più a Nord e la calotta polare artica non esisteva...

Bene! Tutti i vari accordi e protocolli (Kyoto, Rio, ecc...) prevedevano una riduzione progressiva delle emissioni di CO2 (entro il 2015.. vien da ridere vedendo i grafici...) ma è di questi giorni la notizia che in Italia si autorizzeranno e si incentiveranno nuove trivellazioni per gas e petrolio (persino vicino alle Tremiti), mentre nel resto del mondo continua la corsa forsennata allo sfruttamento di nuovi giacimenti (le sabbie bituminose, i giacimenti che diverranno disponibili nell'Artico con lo scioglimento della banchisa, ecc..)....

Mi sembra di vivere in una società schizofrenica, su un giornale di qualche settimana fa due pagine erano dedicate con grande enfasi alle nuove misure per la ripresa economica (tra cui le trivellazioni) e più avanti (sullo stesso giornale!) altre due pagine di articoli che denunciavano con costernato allarme come l'aumento continuo della CO2 e altri gas serra in atmosfera stia portando a gravi sconvolgimenti climatici, molto peggiori di quanto ci si aspettasse.

Ma governi e organismi internazionali che stanno a fare? Perchè invece di perdere tempo prezioso non organizzano un Piano Marshall mondiale per il Clima, per frenare questa assurdità? Si potrebbe dare lavoro a milioni di persone e a migliaia di aziende con le energie alternative, e bloccare nel giro di pochi anni l'utilizzo dei combustibili fossili... fino a pochi anni fa si diceva che non era possibile per motivi economici, ora coi costi bassissimi del solare, con le rese del solare termico, con l'eolico, ma soprattutto con la consapevolezza del rischio a cui andiamo incontro, dovrebbe essere l'unico obiettivo da perseguire...  
Non ho parole, ormai siamo frastornati dai campanelli di allarme sul clima che ci squillano intorno, ma continuiamo ad andare avanti come sempre, perseguendo gli stessi modelli di sviluppo sprecone e consumistico, con variazioni di facciata ridicole e inutili (come sforzarsi di diffondere il riciclaggio dei rifiuti, ma non far nulla per eliminare la gran massa di rifiuti inutili, dagli imballaggi agli oggetti usa e getta).

Chi volesse approfondire il tema del riscaldamento climatico può leggere il libro documentatissimo (ogni affermazione dell'autore ha la nota con la pubblicazione scientifica da cui è tratta) di Mark Lynas SEI GRADI, Fazi Editore. 
Il libro è veramente straordinario, si legge d'un fiato ed è avvincente come un romanzo; è uscito nel 2008 e alcune previsioni dopo soli quattro anni sono già state superate, in peggio, dai fatti.
Il link per recensioni ed eventuale acquisto:

Giorgio Braschi

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