Passa ai contenuti principali

Saperi e Sapori: al via la seconda edizione a San Lorenzo Bellizzi




SAPERI E SAPORI II EDIZIONE


Anche quest’anno l’associazione « I ragazzi di San Lorenzo Bellizzi » propone agli appassionati della gastronomia dell’Alto Jonio un itinerario attraverso l’antico borgo di San Lorenzo Bellizzi, nascosto fra le foreste di querce a 850 metri sul livello del mare, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, da dove è possibile godere di una splendida vista sul Dolcedorme, la Falconara, le Timpe di San Lorenzo e di Cassano, fra le quali scorre impetuoso il torrente Raganello con il suo canyon lungo 7 km.
Sarà possibile assaggiare, preparati dagli abitanti nelle cucine delle loro antiche case lungo le stradine a gradoni del paese dove un tempo risuonavano gli zoccoli ferrati dei muli, ferrazzuoli e riscatieddi, tappareddi e cavatelli, làcana e scurzu, puliata e pitta in varie versioni, pane abbrustolito e bruschetta, oltre alle tradizionali minestre con osso di maiale, alloro, patate, fagioli, verdure. E ancora : peperonata con salsiccia e uova, patate salsiccia e peperoni, zucca con sughetto di pomodoro, ricotta e basilico, fagiolata, agnello, costine di maiale, gallo in umido, funghi pecorini e roseti, melanzane e pomodori a scapece, cucuzziddi, cancaricchi, frittelle di patata lessa e di zucca gialla, oltre, naturalmente, ai tradizionali taralli, a crispeddi e cannariculi e, per i palati più esigenti, al nocino e al liquore al finocchio selvatico.
I visitatori potranno, fra un assaggio e l’altro, apprezzare l’opera degli artigiani e degli artisti locali, pittori, scultori, fotografi, alternando ai sapori di una cucina antica i saperi di un popolo laborioso di pastori, di boscaioli e di contadini, riuscito nel corso dei secoli a sopravvivere in un ambiente difficile mettendone a frutto le potenzialità, elaborando creativamente i prodotti dell’agricoltura, dell’allevamento, i frutti del bosco. I ristoratori proporranno i piatti tradizionali in versione « professionale » e le aziende agricole del territorio comunale esporranno sui loro banchi prosciutti e soprassate, salsicce, formaggi e ricotte, mentre i fornai presenteranno il famoso pane, noto ed apprezzato fin dal Medioevo e gli altri prodotti dei forni a legna.
Tutti i prodotti gastronomici proposti saranno, come è tradizione dell’associazione, di provenienza esclusivamente locale e potranno essere consumati in e con stoviglie biodegradabili, per certificare la volontà di coniugare il rispetto della tradizione, la genuinità del cibo e la lotta al degrado ambientale, offrendo al turista la possibilità di godere di una natura quasi incontaminata, di approfittare dell’ospitalità della gente del paese, di una cordialità schietta e non formale, di percepire la musica dolce del dialetto locale, di mescolare sapori, odori, colori, rumori, tracce persistenti di una storia antica.
Il successo della I edizione, nell’agosto 2011, ha spinto l’associazione a raddoppiarne la durata : quest’anno « Saperi e sapori » si svolgerà nei giorni 6 e 7 agosto e si concluderà con l’esibizione del gruppo Akàlandros, formazione musicale di alto livello che alcuni giovani di San Lorenzo Bellizzi hanno costituito alcuni anni fa per far conoscere in Italia ed altrove la musica ed i canti tradizionali della sua plurisecolare storia nel quadro della musica etnica calabrese.

San Lorenzo Bellizzi, giugno 2012


Cordiali Saluti.

Commenti

Post popolari in questo blog

Le variazioni casuali in Darwin

Le variazioni casuali Le implicazioni metodologiche e filosofiche di un concetto centrale della teoria darwiniana* Saverio De Marco Introduzione Il concetto della variazione casuale è alla base dell’impianto teorico darwiniano sulla selezione naturale. In questa tesi vorrei descriverne la sua genesi e le sue implicazioni, avendo come riferimento l’opera più importante di Darwin, L’origine delle specie , rilevarne le critiche a cui fu sottoposta e mettendo in risalto il carattere di innovazione metodologica profonda. Consapevole di addentrarmi in un campo vasto e complesso, una parte di questo lavoro tenterà una breve rievocazione degli studi sulla genetica successivi a Darwin, che consentirono di scoprire le cause della variazione, problema che Darwin aveva lasciato insoluto. Fu però proprio l’ammissione dell’inconoscibilità delle cause che consentì a Darwin di superare gli ostacoli che si frapponevano alla sua teoria e che ne determinò il suo carattere “aperto” all

La Gioconda: il Pollino ai tempi della speculazione edilizia - di Domenico Cerchiara

ruspa al lavoro nei pressi della Fagosa - foto di D. Cerchiara Sono lieto di proporre all’attenzione dei lettori una testimonianza dell’amico Domenico Cerchiara  ex sindaco di San Lorenzo Bellizzi e uno dei primi promotori della protezione ambientale nel Pollino. Negli anni Settanta Domenico si oppose ai tentativi di speculazione edilizia della “Gioconda”, una società immobiliare che avrebbe voluto riempire il Pollino di strade asfaltate, villette e ristoranti in luoghi ricadenti in quelle che diventeranno le aree naturali più importanti del Parco Nazionale. Abbiamo chiesto a Domenico di illuminarci su queste vicende, dopo un’escursione da Fagosa a Casino Toscano, durante la quale chi scrive aveva incontrato vari fabbricati e baracche di cui si ignorava l’origine. Dobbiamo essere tutti grati a persone come Domenico Cerchiara e ad altri, che in quel periodo si opposero a questi avvoltoi (con rispetto per gli avvoltoi veri) senza scrupoli. E immagino che all'epoca, viste

Cartina della distribuzione del cinghiale in Italia

Fonte: Università di Teramo